‘Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti. La vicenda non indebolirà il governo’. “Il ministro Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti. C’è stata una forte attenzione mediatica che ha trasformato una vicenda privata in una cosa pubblica. Non credo sia una cosa a cui bisogna prestarsi e quindi non ho accettato inizialmente le dimissioni di Sangiuliano”, ha affermato Meloni. “Se qualcuno pensa che situazioni come quella di Sangiuliano possono indebolire il governo si sbaglia. Morto il re, vive il re. Dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro”. La prima domanda alla premier è stata proprio sul caso Sangiuliano. Appena il direttore del Corriere della sera Luciano Fontana che coordinava il dibattito a rivolto un’altra domanda a Meloni, dalla sala piena di imprenditori si è alzato un vocio, con alcune voci che hanno urlato ‘basta’. Poi però la puntualizzazione sull’ex ministro:“Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare Gennaro Sangiuliano per il lavoro che ha fatto in questi due anni. Come sempre le cose che si costruiscono fanno molto meno rumore e notizia ma è stato importante il lavoro che ha fatto”, ha continuato la premier. Meloni ha espresso la sua soddisfazione per “aver significativamente incrementato visitatori e introiti delle tante realtà culturali che ha l’Italia. È stata una scelta intelligente interrompere la vergogna italiana di musei e siti archeologici chiusi durante i giorni di festa e avviare grandi progetti che erano fermi da decenni”.“La mia idea su come una donna debba guadagnarsi il suo spazio nella società è diametralmente opposta a quella di questa donna”, ha sottolineato, invece, parlando di Maria Rosaria Boccia. “Il ministro Sangiuliano- ha aggiunto- si è dimesso ma non ci sono illeciti. C’è stata una forte attenzione mediatica che ha trasformato una vicenda privata in una cosa pubblica. Non credo sia una cosa a cui bisogna prestarsi e quindi non ho accettato inizialmente le dimissioni di Sangiuliano”.