Politica

Meloni, nuova sfida: “Serve un Fondo Europeo per la sovranità”

 

Meloni a tutto campo quella che si è presentata alle Camere in vista dell’appuntamento di giovedì e venerdì del Consiglio Europeo. Nel suo discorso la Premer ha illustrato la posizione del suo Governo che è una vera e propria sfida di proposte alle Istituzioni comunitarie, ma anche un chiaro segnale all’opposizione nazionale. “Non reputo utile all’Italia alimentare una polemica interna. L’interesse dell’Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”. “La Commissione europea – ha scandito in Aula Meloni – ha presentato il 20 giugno una piattaforma, Step, per semplificare le procedure” sullo stanziamento dei fondi che “concede flessibilità per i settori strategici: era una richiesta che l’Italia aveva avanzato. La proposta è un importante punto di partenza per il negoziato al quale l’Italia intende contribuire, questo strumento” può essere un “primo passo per arrivare a un fondo europeo per la sovranità. Al Consiglio aspettiamo segnali ambiziosi”, spiega la premier. L’attenzione, anticipa, verrà puntata sulle migrazioni, con “l’impegno a stroncare il disumato traffico di esseri umani”. La sfida europea, richiede risposte europee”, ha sottolineato la premier. E ha ricordato che “la migrazione di massa non ha nulla di umano”. L’attenzione va quindi puntata sull’Africa, per cui il governo italiano rilancia il piano Mattei, con un “modello di sviluppo paritario e non predatorio”. Poi un passaggio anche sulla Tunisia: “Nelle missioni del 6 e dell’11 giugno mi sono impegnata perché l’Europa mantenesse alta l’attenzione sulla stabilità della Tunisia. Il lavoro continua in queste ore per giungere a un pacchetto europeo a sostegno di Tunisi”. Dopo il passaggio sul tema dei migranti, un lungo applauso si è levato dalle fila della maggioranza quando la presidente del Consiglio ha detto di non aver accettato di essere “pagata per trasformare l’Italia nel più grande campo profughi d’Europa”. Poi sulla Nato, Meloni ha precisato: “Non è mutata la fase che l’Europa, l’Occidente e il sistema internazionale stanno vivendo, la sicurezza in tutti gli ambiti, sociale ed economico, rimane la priorità del nostro lavoro quotidiano. La difesa della sicurezza e della libertà non può prescindere dal partenariato strategico fra Ue e Nato. In vista del vertice Nato a Vilnius, domani prima dell’avvio dei lavori del Consiglio è previsto un incontro di lavoro con il segretario generale della Nato Stoltenberg”.

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