Politica

Napoli, Pd, M5S e Leu trovano un candidato comune. E’ l’ex ministro dell’Università Manfredi

L’ex ministro dell’Università Gaetano Manfredi sarà candidato sindaco di Napoli della coalizione formata da Pd, M5s e Leu. Lo ha annunciato oggi l’ex premier Giuseppe Conte su Facebook, divulgando anche il “Patto per Napoli” firmato nel pomeriggio insieme al segretario del Pd Enrico Letta e al ministro della Salute Roberto Speranza. Il Patto risponde proprio alle questioni sollevate dallo stesso Manfredi dieci giorni fa, in una lettera in cui spiegava di non essere disponibile a correre per la poltrona di primo cittadino della città partenopea perché, spiegava, il Comune versa in una “situazione economica e organizzativa drammatica: le passività superano abbondantemente i 5 miliardi di euro”.
Manfredi aveva chiesto un patto per Napoli e il patto per Napoli è arrivato. “Questo patto – assicura Conte – non è una mediazione al ribasso, non è un compromesso” ma “mette nero su bianco misure concrete per il territorio di Napoli”. Quali sono queste misure? “Tre interventi legislativi a livello statale”. Innanzitutto una procedura per la gestione commissariale del debito della Città di Napoli sulla falsa riga di quella in essere dal 2008 per Roma: verrebbe nominato un Commissario di Governo che prenderebbe in carico tutte le entrate di competenza e tutte le obbligazioni assunte ad una certa data. A lui verrebbe fornita una dotazione non inferiore a 150 milioni di euro annui. Accanto alla gestione commissariale, ci sarebbe quella ordinaria affidata agli organi istituzionali del Comune. Il secondo intervento previsto dal patto per Napoli sarebbe l’estensione all’intero triennio 2021-2023 e l’incremento da 500 milioni ad almeno 1 miliardo annuo della dotazione del Fondo per il sostegno all’equilibrio di bilancio degli enti locali, la cui istituzione è prevista dal decreto sostegni bis; l’intervento dovrebbe arrivare immediatamente con un emendamento a tale decreto. La terza legge prevista dal Patto è un Piano straordinario per l’assunzione e la riqualificazione di personale da parte degli enti locali. Il Piano potrebbe essere implementato nel corso della conversione del DL sostegni bis oppure in legge di bilancio 2022.

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