“Fin dal principio si è parlato di ‘processo ai fratelli Bianchi’, un processo al loro modo di essere, tanta è stata l’attenzione posta al loro passato, ai loro hobby, al loro aspetto fisico, cose che hanno condizionato il giudizio di tutti.
Quello su cui dobbiamo basarci è la verità processuale del fatto, perché per il nostro ordinamento giuridico prima viene il fatto e poi entra in gioco l’imputato con il suo vissuto e i suoi trascorsi”.
E’ quanto ha detto la legale di Gabriele Bianchi, Ippolita Naso, durante l’udienza per il processo di secondo grado in merito alla morte di Willy Monteiro Duarte, pestato a morte a Colleferro (Rm), nel settembre del 2020.
Secondo la Naso, c’è stata un’attenzione “parossistica” verso i fratelli Bianchi. “Chiedo dunque che la corte si attenga in maniera asettica e oggettiva ai fatti, come un chirurgo in sala operatoria. Le parti civili hanno chiesto a più riprese una sentenza esemplare: non credo che una Corte debba emanare sentenze esemplari ma sentenze legittime che rispettino i principi del diritto consacrati dalla legge”.
La sentenza sarà emanata il 12 luglio.