La variante Omicron ha una maggiore capacità di eludere i vaccini rispetto alla variante Delta, ma è molto probabile che sia più blanda: è quanto afferma uno studio danese pubblicato la scorsa settimana. Prendendo in esame quasi 12.000 famiglie danesi a metà dicembre, gli scienziati hanno rilevato che Omicron era da 2,7 a 3,7 volte più infettiva della variante Delta tra i danesi vaccinati. Ma non è solo lo studio danese a confermare questa possibilità, nei giorni scorsi c’erano arrivati anche alcuni ricercatori del Sudafrica e le conclusioni erano analoghe. La ricerca è stata condotta da ‘Discovery Health’, una delle maggiori assicurazioni sanitarie del Sudafrica, che ha il pregio di aver analizzato 211mila casi positivi con la variante Omicron.
La variante sembra bucare i vaccini, in particolare lo studio evidenzia che dopo due dosi di Pfizer-Biontech, il più usato in Sudafrica, la copertura vaccinale contro il contagio e quindi l’infezione scende al 33%,una percentuale molto più bassa rispetto a tutte le altre varianti indagate fino ad oggi. Il rischio di ospedalizzazione, tuttavia, continua a rimanere alto: “Il 70% di protezione contro le complicanze della malattia”.
Le conclusioni dello studio sudafricano sembrano analoghe a quello di un altro studio in pre-print inglese, che la scorsa settimana anticipava che la soglia di protezione contro il virus, a livello di contagio, si ferma al 40%. Lo studio sudafricano restituisce quindi un dato più negativo ma non è in grado di dare informazioni sull’efficacia della terza dose e la possibilità che questa possa far aumentare la copertura.
aggiornamento pandemia covid del 4 gennaio ore 15.48