Economia e Lavoro

Parlamento europeo, saltano i negoziati per l’approvazione della nuova “tassa energetica”

 

Gli sforzi per approvare una legge chiave sul clima prima delle elezioni europee di quest’anno si sono arenati dopo il fallimento dei colloqui in Parlamento giovedì 14 marzo.

 

Gli eurodeputati hanno fallito, per la seconda volta, il nuovo tentativo di accordo per rivedere la obsoleta direttiva dell’UE sulla tassazione dell’energia all’inizio di quest’anno, dopo che il Belgio aveva rilanciato i colloqui che languivano da lungo tempo.

 

La revisione della legge è considerata cruciale per gli sforzi climatici del blocco. Infatti l’attuale legislazione dà libero passaggio al carburante per aerei, promuove l’uso del diesel e generalmente non fa nulla per incentivare l’uso di energie rinnovabili o di combustibili alternativipiù puliti come l’idrogeno .

I negoziati tra i principali legislatori del Parlamento, tuttavia, si sono conclusi senza un accordo, ma con molte accuse.

 

I Gruppi di sinistra accusano Johan Van Overtveldt, il parlamentare nazionalista fiammingo incaricato di negoziare un accordo, di aver deliberatamente bloccato il dossier negli ultimi due anni e di averne impedito la revisione  bloccato i progressi dopo che era stato presentato in un altro round di negoziati a gennaio.

 

La ripresa dei colloqui fa seguito alle pressioni del governo belga, che intendeva chiudere il dossier prima delle elezioni europee di giugno,

Il deputato belga, tuttavia, ha respinto le affermazioni di essere responsabile del fallimento dei colloqui puntando il dito contro gli altri suoi colleghi .

 

La legge rivista aveva lo scopo di allineare la tassazione dei prodotti energetici con l’obiettivo dell’UE di divenire climaticamente neutrale entro il 2050. La versione attuale, in vigore dal 2003, non tiene conto dell’impatto ambientale dei diversi combustibili e di fatto esenta dalla tassazione il cherosene utilizzato per i viaggi aerei.

Ma sono stati fatti pochi progressi da quando la Commissione,il ramo esecutivo del blocco europeo , ha proposto la revisione due anni fa.

 

La direttiva ha dovuto affrontare due ostacoli principali in Consiglio: le questioni fiscali richiedono un accordo unanime tra i paesi dell’UE e nessun governo ha voluto toccare un disegno di legge che potrebbe aumentare i prezzi v dell’energia.

 

I deputati speravano di trovare un accordo in occasione della prossima riunione della commissione Affari economici del 20 marzo per inviare il dossier al voto in plenaria, durante l’ultima sessione preelettorale del Parlamento ad aprile.

 

Mentre i deputati possono offrire solo un pareresu questioni fiscali, una posizione del Parlamento è un passo necessario nel processo legislativo dell’UE, il che significa che il dossier è ora bloccato, anche se le capitali riuscissero a trovare un accordo nelle prossime settimane.

 

Questo è un duro colpo per il Belgio, che ha sfruttato la sua presidenza del Consiglio per fare un altro tentativo di approvare la legislazione a lungo bloccata.

Il lavoro può continuare sotto il prossimo Parlamento, ma ciò lascerebbe i colloqui nelle mani del prossimo titolare della presidenza di turno del Consiglio, ovvero l’Ungheria, il cui governo si è dimostrato scettico sugli sforzi climatici dell’UE.

 

Balthazar

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