La decisione della Corte Federale d’Appello ha quasi raddoppiato la richiesta della Procura. Prosciolti gli altri club coinvolti
Quindici punti di penalizzazione, a campionato in corso. La Corte Federale d’Appello della Figc ha accolto e superato la richiesta avanzata dal Procuratore Giuseppe Chinè, nell’istanza di riapertura del processo sportivo sulle plusvalenze e ha deciso di punire la Juventus con una pena “afflittiva”, per allontanare definitivamente la Juventus dalla corsa all’Europa. Prosciolti gli altri club coinvolti: Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara.
Il verdetto riguarda le plusvalenze fittizie nei bilanci al 30.6.19, 30.7.20 e la trimestrale 2021 che hanno permesso alla Juve di ridurre le perdite e di non ricapitalizzare, traendone vantaggio anche sul mercato. La Juve è terza in campionato con 37 punti: con la penalizzazione scivola a 22 punti.
LE PENE PER I DIRIGENTI
Oltre ai 15 punti di penalizzazione in campionato la Corte d’Appello Federale ha inflitto pene pesanti anche per i dirigenti bianconeri: 2 anni e mezzo a Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved.
“La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello – si legge nel comunicato ufficiale della Federcalcio – ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso, sanzionando la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio)”.
“La Corte – continua la nota – ha confermato il proscioglimento per gli altri 8 club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti”.