Cronaca

San Benedetto dei Marsi, si cercano i cuccioli di Amarena. Potrebbero essere già autonomi

 

Prosegue la ricerca dei cuccioli di Amarena  l’orsa uccisa in un giardino di un’abitazione di San Benedetto dei Marsi da un residente (nella foto insieme alla mamma Amarena). Forestali e Guardiaparco, sono sulle tracce dei due piccoli plantigradi. Sono stati avvistati, ma non è facile prelevarli perchè troppo giovani per essere narcotizzati. La presenza di molte persone che si stanno recando sul posto, rende inoltre più complicata l’operazione di cattura. L’invito rivolto a tutti, dopo che il sindaco di San Benedetto dei Marsi ha già emanato una ordinanza in tal senso, è di non recarsi nella zona senza giustificato motivo e lasciare lavorare le squadre in sicurezza. Per catturare i piccoli è stata impostata una task force composta da carabinieri forestali, guardia parco, veterinari ed esperti, che stanno pensando di fare un tentativo utilizzando le reti, operazione che però può essere fatto solo al calare del buio. Invece un primo tentativo di prelevarli è fallito: è stata predisposta una gabbia-trappola con esche all’interno: cibo, ma anche batuffoli imbevuti dell’odore di mamma Amarena. La commistione nell’area di odori di più soggetti però può avere infastidito e impaurito i cuccioli.  L’ultimo avvistamento è stato fatto da persone che invece di avvertire le autorità hanno cercato di avvicinarli facendoli nuovamente scappare. Sembra che non si impari dagli errori, neanche da questa tragedia: lo diciamo sempre di non seguirli, di lasciarli stare, ma poi la curiosità umana rovina tutto. I protocolli standard per la cattura degli orsi prevedono tre tecniche: il laccio di Aldrich che cattura la zampa dell’animale, la trappola tubo e la narcotizzazione. Ma data la giovane età dei tre esemplari, nessuna delle tre opzioni può essere utilizzata. Quindi si è deciso di utilizzare delle trappole con dentro i polli con batuffoli sporchi del sangue della loro madre, gli stessi che si trovavano nella casa dell’uomo che ha sparato ad Amarena. Ma per ora le hanno sempre eluse. L’alternativa è quella delle reti, ma questo richiede di essere molto vicini a loro quando li si vuole prendere”. Infine: “In base ai nostri protocolli, approvati dal Ministero dell’Ambiente con il parere dell’Ispra, se sono in buone condizioni di salute, pensiamo di traslocarli in una zona più interna al Parco, ovviamente una di quelle che loro hanno frequentato con la mamma e sicuramente più lontani da pericoli come il traffico di veicoli o incontri sbagliati. Se invece mostrano carenze fisiche, i cuccioli potrebbero andare incontro a un periodo di tenuta in un recinto completamente isolato per farli crescere e fargli mettere su peso per poi comunque liberarli prima dell’inverno. Ma questo lo decideranno gli esperti”.

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