Politica

Sangiuliano continua a far agitare la politica: ipotesi TgR

di Viola Scipioni

Dopo la breve parentesi come Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano potrebbe tornare a svolgere l’attività di giornalista a tempo pieno. L’ex Ministro, infatti, è stato prima direttore del Tg1 e poi del Tg2, dopo aver ricoperto ruoli analoghi presso testate giornalistiche come Libero. Queste ipotesi arrivano proprio dalle retrovie degli esponenti del governo, che cercano di capire dove sarà da piazzare Sangiuliano una volta che le acque del terremoto mediatico sulla questione Boccia saranno di nuovo calme. Al momento, l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio nega qualsiasi coinvolgimento di Sangiuliano nella televisione pubblica: «certamente rientrerà in azienda e poi valuteremo assieme. Ma è tutto troppo affrettato per fare ipotesi». Il problema di ottenere una nomina in Rai è che bisogna star sotto al colore di una bandiera politica e al momento non sembra che uno dei partiti della maggioranza voglia assumersi una tale responsabilità, non dopo quanto appena successo. Da un lato c’è la fiducia di Meloni e di Fratelli d’Italia da riconquistare, dall’altro gli alleati sembrano lavarsene le mani: Tajani pensa soltanto a dare solidarietà alla premier, Salvini non ne vuol sapere nulla dopo che Sangiuliano ha ricordato al quotidiano La Stampal’utilizzo delle auto blu del leader del Carroccio con l’ex fidanzata Elisa Isoardi e dell’attuale compagna Francesca Verdini: «idea ridicola», sarebbe questa la breve frase che lo allontana dall’immagine del partito.

Al momento, quindi, sarebbe meglio per Sangiuliano sparire dai radar, soprattutto da quelli di Fratelli d’Italia che, nonostante ciò, sperano comunque di riottenere il suo potere politico nella televisione pubblica in un prossimo futuro. Un dato però è certo: che Sangiuliano e il suo modo di far politica hanno qualcosa che non va: fonti La7, infatti, affermano come abbia firmato diciotto nuove nomine nel Ministero della Cultura poco prima di dimettersi, stupendo i tecnici del ministero che gli avevano suggerito di passare il testimone al suo successore. Che sia vero ciò che ha dichiarato Boccia, ovvero che le gatte da pelare dell’ex Ministro sono molte di più di quel che ci si aspetta?

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