Punta dritto al benessere dei giovani, a partire da quello psicologico, il percorso preventivo diagnostico terapeutico assistenziale e i relativi progetti, approvati dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’assessore alla Salute e alle Politiche sociali, Luca Coletto.
“Il disagio giovanile è in forte crescita e le istituzioni hanno il dovere di dare risposte immediate ai bisogni dei ragazzi – ha spiegato l’assessore Coletto – Diventa quindi prioritario promuovere sul territorio spazi di consultazione, attivati con il contributo di professionisti, per l’intercettazione precoce del disagio dei giovani adulti e in particolare degli adolescenti, anche attraverso l’integrazione tra le reti di promozione della salute, i consultori familiari e gli altri servizi sanitari, sociali e educativi del territorio”.
“La pandemia – ha aggiunto l’assessore – ha amplificato nei nostri giovani condizioni di sofferenza preesistenti, come solitudine, ansia e depressione, disturbi del sonno, sintomi riconducibili a disturbo da stress post traumatico. E anche da varie rilevazioni sul territorio, emerge che le aspettative per il futuro sono meno ottimistiche, con un aumento delle preoccupazioni. Anche i servizi del sistema sanitario regionale documentano un incremento degli accessi di adolescenti e giovani adulti – aggiunge – sia per problemi di salute mentale che per disturbi da uso di sostanze o comportamenti, quali le dipendenze da internet e dalle tecnologie”.
“A fronte di questo quadro, – ha spiegato Coletto – in collaborazione con un gruppo di professionisti che lavorano nelle Aziende Usl regionali, è stato studiato un percorso esclusivo per la fascia adolescenziale e giovanile, visto che ormai da tempo si registra una generale difficoltà a dare una risposta efficace con i soli servizi sanitari specialistici. I servizi territoriali tradizionali infatti, sono modellati sostanzialmente sul target degli adulti e risultano poco attrattivi per i ragazzi e per le famiglie, cosicché la gran parte dei problemi rimane sommersa e si accede ai servizi soltanto quando la problematica assume un profilo di gravità eclatante”.
Lo strumento organizzativo e programmatorio individuato dalla Direzione Salute della Regione Umbria è quindi volta a ridefinire l’offerta sociosanitaria verso questo gruppo specifico di popolazione attraverso un Percorso Preventivo Diagnostico Terapeutico, che si sviluppa in una progettualità alla luce delle indicazioni del ministero che ha assegnato risorse anche per il personale dedicato.
L’obiettivo è di costruire una “filiera” di aree di intervento interconnesse che vanno dalla prevenzione universale e selettiva, alla prevenzione indicata e all’intercettazione precoce dei casi problematici fino alla diagnosi e presa in carico (leggera, per i casi di disagio adolescenziale; completa, per i casi in cui si rilevi l’insorgenza di vere e proprie patologie), individuando modalità di approccio adeguate alla fascia di età. Tutto ciò anche attraverso il potenziamento dei Consultori Giovani/Spazio giovani, delle Case della Comunità e il coinvolgimento delle reti comunitarie territoriali attive, Usl, Zone Sociali, Comuni, Università, Scuole, Associazioni, Terzo settore.
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