Con Marianna Madia “c’è stata una competizione vera. È un fatto positivo: mi sembra un passo avanti perché vuol dire che c’è un partito che non si spaventa del confronto. Dopodiché ci sono stati dei momenti di tensione, normali in una competizione. Quando due uomini si confrontano, anche aspramente, si parla di scontro, se lo fanno due donne diventa una rissa. Forse è tempo di cambiare approccio e linguaggio”. E’ quanto spiegato da Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, in un’intervista al Corriere della Sera. “I 66 voti in mio favore non si possono sovrapporre alle cosiddette correnti: dimostrano che c’è libertà all’interno del gruppo”, ha commentato Serracchiani. “Io ho parlato con tutti i deputati e penso che anche Marianna abbia fatto lo stesso. Mi riesce però difficile pensare che se parlo io con qualcuno sto facendo accordi con le correnti, mentre se ci parla qualcun altro si tratti di una chiacchierata davanti a un caffè”.