Economia e Lavoro

Sicurezza sul lavoro, ancora tanta strada da fare

di Wladymiro Wysocki*

 

L’ultima vittima del lavoro, in ordine di cronaca, è del 7 febbraio 2024 a Vallà di Riese Pio X in provincia di Treviso, dove un uomo di 72 anni muore schiacciato da un muletto nel suo vivaio.

Il 5 Febbraio, ad Alassio, muore a causa di una caduta dalla betoniera un uomo di 58 anni mentre lavorava in un cantiere e nella stessa giornata intorno le ore 17.00 nel cantiere edile di Rivoli un uomo di 65 anni è caduto da una gru a torre.

Un volo di trenta metri che non ha lasciato scampo. Titolare di una ditta individuale ed era lui stesso a montare quella gru necessaria per avviare il cantiere.

Sicuramente l’esperienza era tanta e non era un lavoro improvvisato poiché indossava l’imbracatura.

Per ognuna di queste tragedie gli ispettori faranno le dovute e necessarie indagini per capire tutte le dinamiche, situazioni, procedure, stato di salute, formazione, addestramento, irregolarità, conformità varie.

Indagini che ci daranno risposte del perché sono avvenuti ma che ormai è troppo tardi e niente potrà fare tornare in vita queste vittime.

Vittime del lavoro!.

Ancora una volta dobbiamo sottolineare, scrivere e urlare a gran voce, con ogni forma e mezzo, per porre l’attenzione del Governo e di tutte le Istituzioni di ogni ordine e grado, di quanto la sicurezza sul lavoro è una emergenza quotidiana nazionale.

Possiamo parlare di carenza della formazione, degli addestramenti, di idoneità delle persone, di carenza di procedure, di valutazioni dei pericoli, di carenza di controlli e tantissimo altro.

Tutto giusto, tutto vero. Ma la sicurezza sul lavoro è un tema che se ne parla tanto e purtroppo sempre in queste triste situazione e di fatto ancora troppo poco si sta facendo.

Ricordo da tecnico in materia che sono quasi tre anni che stiamo in attesa dei nuovi Accordi Stato Regioni proprio in tema di formazione e addestramento dei lavoratori. Un Accordo importantissimo perché sono previste formazioni specifiche per il Preposto, una figura importantissima nel ruolo del vigiliare, sovrintendere, tutelare e garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ovviamente sulla base di indicazioni e valutazioni fate dal datore di lavoro.

Ma importantissimo anche perché è la prima volta che si obbliga il datore di lavoro a formarsi, oltre al caso in cui dovesse ricoprire il ruolo di R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione).

Per arrivare al risultato, vero e concreto, dobbiamo diffondere la cultura della sicurezza già nei banchi di scuola per formare la mentalità giusta alla prevenzione, alla conoscenza del pericolo.

Educare i nostri ragazzi nei banchi di scuola per avere il giusto approccio, giusta mentalità al lavoro perché sono loro il nostro futuro del lavoro. Futuri lavoratori, imprenditori, datori di lavoro.

Senza una corretta educazione al lavoro sicuro, senza quella forma mentis necessaria per una consapevolezza del pericolo e del rischio, non otterremo mai il risultato finale.

La sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il giusto approccio al lavoro, una necessaria e indispensabile priorità alla formazione e addestramento con procedure dettagliate e specifiche sono gli ingredienti basilari da applicare prima di intraprendere ogni attività lavorativa.

Ad oggi non possiamo dire che le leggi sono carenti, anzi, necessitano di maggiore chiarezza questo si per evitare tante interpretazioni ma al tempo stesso se non vengono applicate sono inutili.

Troppo spesso per urgenze di lavoro, per abbattere i costi altrimenti non si rientra nei preventivi, erroneamente, la sicurezza è vista come quell’”ostacolo” da raggirare o comunque un problema al quale si deve trovare una “soluzione” veloce. Pensiamo alla finta formazione per esempio.

Insomma, la sicurezza come mero adempimento burocratico per consentire alle aziende di poter lavorare, e non sempre fatta bene nemmeno su carta.

La cultura della sicurezza deve allargare gli orizzonti di ognuno di noi, modificare la forma mentis attuale, educare e modificare così la disabitudine al rispetto delle norme, della prevenzione, del rispetto di se stessi in primis, della famiglia che ci aspetta a casa, degli altri colleghi e compagni di lavoro. Oggi siamo decisamente lontani da tutto questo.

*Esperto di sicurezza sul lavoro

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