Cronaca

Strage di Erba, la Corte d’Appello di Brescia apre alla revisione del processi per Olindo e Rosa

La Corte d’Appello di Brescia ha fissato per il primo marzo l’udienza per il processo di revisione sulla strage di Erba. Per la morte di Raffaella Castagna, del figlio di 2 anni Youssef Marzouk, della nonna del piccolo Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini, sono stati già condannati all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. “Le prove alla base della condanna di Rosa Bazzi e Olindo Romano non provano la loro colpevolezza: sono prove inconsistenti”. Così il sostituto procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser, commenta la decisione della corte d’Appello di Brescia di dire sì alla sua richiesta di revisione del processo che ha portato alla condanna definitiva dei coniugi Romano per la  strage di Erba. “Professionalmente sono più che soddisfatto – prosegue il magistrato, – mi ritengo un operaio del diritto, un operaio specializzato, e mi limito ad esaminare le carte. Il mio è un ragionamento che si basa esclusivamente sulla valutazione delle prove”.

Il processo che prenderà il via il 1 marzo davanti alla Corte d’Appello di Brescia sarà focalizzato sul carattere di “novità” degli elementi acquisiti dopo la sentenza definitiva della Cassazione. “E’ la corte d’Appello di Brescia che ha il pallino in mano e effettuerà una valutazione di novità delle prove acquisite. Se le prove acquisite saranno ritenute tecnicamente nuove, allora si rifà il processo. Nuove prove che, da sole o unite a quelle già agli atti, dimostrano che il condannato deve essere ritenuto non colpevole”.

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