Economia e Lavoro

Tim: nel 2023 ricavi di gruppo a 16,3 mld

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha esaminato i dati preconsuntivi al 31 dicembre 2023. Il Consiglio si riunirà per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato il 6 marzo.

I risultati del quarto trimestre, che confermano il trend di miglioramento del business domestico e la forte crescita di TIM Brasil, consentono di raggiungere o superare gli obiettivi fissati per l’esercizio 2023, centrando, per la prima volta dal 2010, tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo.

In particolare, rispetto al quarto trimestre 2022, i ricavi totali di Gruppo sono in crescita dell’1,9% YoY a 4,3 miliardi di euro, mentre i ricavi da servizi di Gruppo aumentano del 3% YoY a 4 miliardi di euro grazie al contributo positivo del Brasile (+8,2% YoY) e del domestico (+1,2% YoY), che torna a crescere dopo 22 trimestri.

Prosegue il trend di crescita dell’EBITDA di Gruppo che nel quarto trimestre segna un aumento del 6,8% YoY attestandosi a 1,6 miliardi di euro, con la Business Unit Domestic in crescita per il terzo trimestre consecutivo (+5,5% YoY) e con TIM Brasil che conferma il proprio solido percorso (+9,5% YoY).

L’EBITDA After Lease di Gruppo aumenta del 9,4% YoY a 1,3 miliardi di euro, con il business domestico in crescita del 5,3% YoY e con TIM Brasil in crescita del 18,2% YoY.

Nel corso del trimestre sono inoltre proseguite le azioni di contenimento dei costi volte ad aumentare il livello di efficienza strutturale di TIM Domestic (‘Piano di Trasformazione’, target cumulato di riduzione dei cash cost di 1,5 miliardi di euro entro il 2024 rispetto all’andamento inerziale) raggiungendo a fine 2023 il 106% del target incrementale di 800 milioni di euro.

La riduzione cumulata nel biennio 2022-2023 è stata pertanto pari a circa 1,1 miliardi di euro. Gli investimenti sono risultati pari a 4 miliardi di euro a livello di Gruppo, di cui 3,1 miliardi di euro relativi al business domestico.

L’Equity free cash flow su base after lease nei dodici mesi è sostanzialmente neutro mentre l’Equity Free Cash Flow è positivo per 0,8 miliardi di euro, grazie anche agli anticipi ricevuti per il PNRR.

L’indebitamento finanziario netto after lease al 31 dicembre 2023 si attesta a 20,3 miliardi di euro, in aumento di 0,3 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2022 e in calo di 835 milioni di euro sul trimestre precedente. L’indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 25,7 miliardi di euro, in aumento di 0,3 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

Il margine di liquidità risulta pari a circa 9,2 miliardi di euro (comprensivo degli anticipi PNRR), e copre le scadenze del debito fino al 2025. A supporto della posizione di liquidità, il Gruppo da inizio anno ha chiuso con successo diverse iniziative di rifinanziamento, raccogliendo 4,1 miliardi di euro.

Prosegue in linea con le tempistiche comunicate il piano di delayering.

Il nuovo piano industriale 2024-2026 sarà presentato al mercato in occasione del Capital Market Day il prossimo 7 marzo.

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