Il Tribunale di Cagliari, aderendo alla richiesta della locale Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto di tre soggetti nati e residenti nell’hinterland cagliaritano, intercettati dalla Guardia di Finanza con oltre 4,5 chilogrammi di sostanza stupefacente di tipo “cocaina”. Per due di loro, i presunti destinatari della droga, pregiudicati, è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per il corriere incensurato incaricato della consegna invece, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.
Tutto nasce quando i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari, nel corso dell’ordinaria attività di controllo economico finanziario svolto nel Capoluogo, notavano, in un’area residenziale, un’autovettura utilitaria condotta da un soggetto che compiva ripetute manovre apparentemente senza meta.
Temendo si potesse trattare di ladruncoli, l’auto è stata seguita con maggiore circospezione fino a che è stata vista avvicinarsi ad un furgone bianco privo di insegne che sostava in una zona celata alla vista.
Arrivato nelle immediate adiacenze del furgone, da questo prontamente usciva con fare circospetto un soggetto (poi scoperto essere l’autista del mezzo stesso) con in mano un pacco di rilevanti dimensioni che consegnava ad altra persona che repentinamente lo riponeva nel bagagliaio, allontanandosi velocemente alla guida del proprio mezzo.
La dinamica dei fatti riscontrati induceva i Finanzieri ad avviare un immediato servizio di pedinamento, riscontrando ulteriori manovre sospette del conducente dell’autovettura, verosimilmente volte a scongiurare la possibilità di essere seguito.
Il soggetto si dirigeva infine nei pressi dell’ospedale “Binaghi” dove, poco dopo, veniva raggiunto da un altro uomo a bordo di un’autovettura di lusso di grossa cilindrata. Quest’ultimo, accostatosi all’abitacolo dell’utilitaria, riceveva immediatamente dal conducente di questa il plico appena ritirato che provvedeva con immediatezza a riporre, anch’egli con atteggiamento guardingo ma spedito, nel bagagliaio dell’auto di lusso.
A quel punto i militari della Guardia di Finanza intervenivano e bloccavano la strada che l’autovettura, in procinto di allontanarsi dal luogo dell’incontro, stava percorrendo.
Si procedeva così al controllo accurato del conducente e si rilevava immediatamente un fortissimo stato di agitazione, ancor più manifesto alla richiesta di prendere visione del pacco che era stato appena ritirato dal conducente dell’utilitaria.
Rinvenuto il pacco, i Finanzieri rilevavano che il plico costituiva una spedizione postale proveniente dal nord Europa, specificatamente dall’Olanda, caratterizzata da evidenti incongruenze tra i dati riportati sulla stessa e le generalità dei soggetti controllati i quali, alle più pressanti richieste dei militari, in forte stato di agitazione, fornivano vaghe e contraddittorie giustificazioni.
Le circostanze rilevate inducevano i Finanzieri a eseguire un controllo più approfondito sul contenuto del pacco in questione all’interno del quale venivano rinvenuti 4 pacchetti di analoghe dimensioni contenenti una sostanza di colore bianco. Il test effettuato sulla sostanza attestava che trattavasi di cocaina, per un peso complessivo di oltre 4 kg e mezzo, certamente destinata ad alimentare i traffici illeciti nelle piazze di spaccio del cagliaritano.
A quel punto gli accertamenti venivano estesi dalle Fiamme Gialle anche al soggetto che si era materialmente occupato della consegna della spedizione illecita, poi identificato in un dipendente di una locale società operante nel settore del recapito della corrispondenza; lo stesso veniva trovato in possesso di una considerevole somma di denaro contante in banconote di piccolo taglio, pari a 1.500 euro, da ritenersi, con ogni evidenza, il compenso ricevuto per la consegna illecita eseguita al di fuori dei regolari canali di recapito.
L’operazione della Guardia di Finanza procedeva con una serie di perquisizioni e si concludeva con l’arresto dei tre responsabili, l’individuazione di un laboratorio clandestino utilizzato per la lavorazione della sostanza stupefacente, il sequestro di 4,5 kg di “cocaina” ed il sequestro di un’ingente somma di denaro contante pari a oltre 14.500 euro, ritenuta parziale provento dell’attività illecita.
Il sequestro eseguito – che sottrae alle organizzazioni criminali che operano nel mercato clandestino degli stupefacenti proventi illeciti per oltre 400.000 euro – conferma la massima attenzione che il Corpo dedica al contrasto dei traffici delittuosi attraverso un quotidiano impegno sul territorio.