Esteri

Tregua a Gaza? Netanyahu: “Non siamo con il cronometro in mano”. Morto un reporter

“Non siamo con il cronometro in mano ma vogliamo piuttosto raggiungere gli obiettivi dell’operazione”. Lo ha detto, citato dai media, il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella riunione con gli ambasciatori stranieri. E l’scalation anche oggi ha avuto dei picchi, con lanci di missili dalla Striscia e replica degli israeliani. Purtroppo c’è anche il giornalista Yousef Abu Hussein tra le quattro vittime dell’ultimo raid dell’aviazione militare israeliana contro la Striscia di Gaza di stamani. Lo conferma l’emittente per la quale il reporter lavora, Al-Aqsa Radio, in un tweet: “È con profonda tristezza che piangiamo l’uccisione del nostro collega”, dopo che una bomba ha colpito la sua abitazione nel quartiere Sheikh Radwan, a Gaza City. In questi dieci giorni di offensiva israeliana sull’enclave palestinese hanno perso la vita 219 persone tra cui 62 minori come conferma anche l’Unicef, che in una nota fa sapere che “altri 444 sono stati feriti. Circa 30.000 bambini sono stati sfollati. Si stima che 250.000 bambini abbiano bisogno di servizi di protezione e per la salute mentale. Almeno 4 strutture sanitarie e 40 scuole sono state danneggiate. Circa 48 scuole – la maggior parte gestite dall’Unrwa – vengono usate come rifugi d’emergenza per le famiglie che cercano rifugio dalle violenze”.
DIRE

Related posts

Il Papa ai Vescovi europei: “Ricostruire la Chiesa senza il restaurazionismo che ci uccide tutti”

Redazione Ore 12

Israele-Usa, primo colloquio tra Biden e Netanyahu

Redazione Ore 12

R.D del Congo, preoccupano le violenze nella provincia dell’Ituri

Redazione Ore 12