di Emanuela Castellucci
Il palcoscenico dei teatri della Capitale saprà farci emozionare, ridere e riflettere con un cartellone ricco di appuntamenti.
Ho paura torero va in scena all’Argentina con Lino Guanciale per la regia di Claudio Longhi. Un testo del cileno Pedro Lembel, difensore dei diritti di ogni essere umano. Fino al 17 aprile.
Fratelli al teatro India, con Michele Calcari e Paolo Grossi per la regia di Antonio Viganò. La necessità di comunicare spinge due fratelli che vivono nel cuore della città ad inventare giochi, storie, gesti. Il 13 aprile. Lacrimosa, il 15 e 16 aprile, trae ispirazione dalla celebre coreografia di Michel Fokine, La morte del Cigno, su musica di Camille Saint-Saen, coreografia che concentra la sua fascinazione sulla condizione di morte e rinascita.
Lo spazio in versi al teatro Torlonia il 16 aprile, ma anche il 14, 25 e 28 maggio. Poesia e canzone d’autore, insieme. In ogni serata un poeta e un cantautore per creare una magia.
Dal 15 al 19 al Teatro Vascello Salveremo il mondo prima dell’alba. Carrozzeria Orfeo indaga il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei vincenti, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti e infelicità che appartengono a tutti.
Premiata Pasticceria Bellavista è in scena al teatro Sala Umberto dal 23 al 27 aprile. Una commedia di Vincenzo Salemme con Francesco Di leva, Adriano Pantaleo e Giuseppe Gaudino. “Ci bastano gli occhi per guardare la vita? Premiata Pasticceria Bellavista racconta la differenza tra guardare e vedere”.
Lo Schiaccianoci. Il Sogno di Clara; la rivisitazione in chiave contemporanea va in scena al teatro Golden il 15, 16 e 17 aprile interpretata dalla Golden Dance Junior Company.
Dal 17 aprile il palcoscenico del Sistina sarà tutto per Jesus Christ Superstar, il musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice nella storica versione firmata Massimo Romeo Piparo.
Al Manzoni fino al 20 aprile in scena Rappresaglie, “un dramma comico con battute intelligenti e raffinate, sorprese, colpi di scena e un graffio che non guasta mai nell’analizzare le dinamiche della vita di coppia”.
Tre rappresentazioni al Quirino. La Borto, il 15 aprile, è la storia di una donna vittima di una società patriarcale che la opprime, con l’aborto come esito tragico di una cultura dominata dal controllo maschile. Il medico dei maiali, il 22: sembra che tutto proceda secondo i piani del veterinario, quando il principe ereditario rientra, pronto per il suo primo discorso da monarca. Crisi di nervi, il 29: dopo l’insuccesso delle sue prime due opere, il giovane Cechov giurò di non scrivere mai più per il teatro drammatico e decise di dedicarsi esclusivamente ai vaudeville.
Dal 15 al 19, al teatro Tor Bella Monaca vanno in scena I due cialtroni. Una commedia dai ritmi incalzanti che ha per protagonisti due attori piuttosto noti che si ritrovano per una breve vacanza in una baita-pensione di montagna, all’insaputa l’uno dell’altro.
Al teatro De Servi, fino al 20 aprile, Amleto in salsa piccante. Una curiosa e divertente rivisitazione della famosa tragedia shakespeariana, in cui la vicenda del principe danese è vista dalle cucine del castello di Elsinore, attraverso gli occhi della servitù.