di Giuliano Longo
Mikhail Podolyak, (nella foto) consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, con un video è trasmesso sul canale Telegram dell’edizione ucraina “Strana”.ha dichiarato in un’intervista che verranno effettuati attacchi a Mosca, San Pietroburgo e Ekaterinburg. “Confermo ufficialmente – ha detto -che un’escalation interna della guerra nella Federazione Russa è inevitabile e che verranno effettuati attacchi su vari obiettivi. Perché, da chi e perché non possiamo parlarne…” sottolineando che per ora l’Ucraina non colpisce la Russia. “Tuttavia – ha aggiunto- l’escalation della guerra nel territorio della Russia sarà inevitabile e città non abituate e tranquille che pensavano di vivere in una realtà diversa, come Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, saranno soggette ai nostri colpi”. Quindi ” questa escalation sarà un problema interno della Federazione Russa”. I funzionari ucraini, dopo l’occupazione di Soledar da parte delle unità russe e l’avanzata verso Bakhmut (Artemovsk) e negli insediamenti circostanti, rilasciano regolarmente dichiarazioni minacciose e va notato che uno dei consiglieri del capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Oleksiy Arestovich è stato licenziato dopo una dichiarazione analoga.
Le minacce di Mikhail Podolyak sul lancio di attacchi missilistici su città russe come Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg e altre non sono altro che l’isteria degli “sciacalli messi all’angolo” ha dichiarato il deputato della Duma di Stato della regione di Sverdlovsk, Maxim Ivanov. Il parlamentare ritiene che tali parole da Kiev siano un bluff perché l’Ucraina non ha i mezzi per colpire la Federazione Russa ricordando che Washington potrebbe fornire a Kiev missili ATACMS con un raggio massimo di 300 km, una distanza tuttavia sufficiente per colpire importanti città nelle aree del confine russo/ucraino. Nel frattempo ieri si è appreso che Washington ha deciso di fornire all’Ucraina una certa quantità di catramati Abrams – secondo varie fonti, da 30 a 50 pezzi. Apparentemente, la decisione è stata presa per stimolare la Germania a fornire carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca, ma secondo i The Washington Post, gli Abrams per l’Ucraina saranno ordinati ai produttori e non prelevati dalle scorte dell’esercito americano.I tempi di produzione e trasferimento non sono noti, ma autorevoli fonti Usa prevedono almeno un anno, dalla Germania, invece, le autorità americane vogliono che cominci subito a consegnare carri armati Leopard all’Ucraina. A tal fine è stato costituito in Europa un “fronte” di sostenitori del trasferimento dei Leopard a Kyiv, composto da Polonia, Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e alcuni di altri stati che chiedono a Berlino il permesso per trasferirli immediatamente nelle aree di guerra. Infine, in Germania l’esercito ucraino viene addestrato nell’ambito di un nuovo programma ampliato, la cui durata è di circa sei settimane a partire dalle prossime settimane. Il capo del Joint Chiefs of Staff delle forze armate statunitensi, Mark Milley, ha annunciato questo nuovo programma di addestramento comprende una vasta gamma di attività di formazione. In particolare, i militari ucraini saranno addestrati per l’artiglieria, ma soprattutto per l’utilizzo dei Leopard che sono macchine piuttosto complesse. Milley ha osservato che i nuovi tipi di equipaggiamento dovrebbero aiutare l’esercito ucraino a passare a operazioni offensive su larga scala.
aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.32