Secondo un nuovo studio realizzato da un gruppo di ricercatori in Minnesota e pubblicato su Nature Communications, il vaccino di Moderna offre una protezione leggermente maggiore dall’infezione rispetto a quello di Pfizer a distanza di tre mesi dalla seconda dose. Gli studiosi hanno esaminato i dati di più di 3.5 milioni di Americani con ciclo vaccinale completo, incluse 8.848 persone che si sono infettate, con un periodo di follow up compreso tra i 14 e i 151 giorni dopo la seconda dose. Tra quelle che hanno contratto il virus, 3090 (35%) erano state vaccinate con mRNA-1273, cioè Moderna, e 5758 (65%) con BNT162b2, cioè Pfizer. “L’esito primario”, si legge sull’abstract, “è stato il tasso di infezioni Covid a 30, 60 e 90 giorni dopo che erano passate due settimane dalla seconda dose del vaccino mRNA-1273 o del BNT162b2 vaccine.