Esteri

Afghanistan, brutalmente assassinata dai talebani l’attivista e docente di economia Frozan Safi

L’attivista e docente di economia Frozan Safi, 29 anni, è stata uccisa in Afghanistan a colpi di arma da fuoco che le hanno distrutto il volto. E’ il primo difensore dei diritti delle donne, come riporta il Guardian, ad essere uccisa da quando i talebani sono tornati al potere a Kabul lo scorso agosto. La giovane era scomparsa da circa due settimane. A identificare Frozan è stata la sorella, Safi: “L’abbiamo riconosciuta dai suoi vestiti: i proiettili le hanno distrutto la faccia”, a dare la notizia del ritrovamento il quotidiano britannico The Guardian. Frozan Safi aveva solo 29 anni ma era molto attiva sul fronte dei diritti civili nel paese, primo difensore dei diritti delle donne e docente universitaria di economia, era scomparsa da fine Ottobre.  Human Rights Watch: diritti delle donne violati Human Rights Watch ha affermato che le regole dei talebani vietano alla maggior parte delle donne di operare come operatori umanitari nel paese, accelerando un disastro umanitario incombente. Le ragazze sono di fatto bandite dalla scuola secondaria, il nuovo governo è tutto maschile e le donne sono state escluse dalla maggior parte degli sport e del lavoro. La ricostruzione di The Guardian Verso la fine del mese scorso, Frozan avrebbe ricevuto una telefonata da un numero anonimo che le diceva di raccogliere prove del suo lavoro come difensore dei diritti e di partire per un rifugio. Frozan credeva che la sua richiesta di asilo in Germania fosse in corso. Ha infilato documenti in una borsa ed è uscita di casa. Da allora, di Frozan, non si sono avute più notizie, fino al ritrovamento del suo corpo in obitorio. “Picchiano le donne con bastoni elettrici” Secondo quanto raccontato al The Guardia da Zahra – un’altra organizzatrice di proteste che ha parlato con il quotidiano usando un solo nome per motivi di sicurezza – “Gli estremisti hanno condotto un giro di vite in gran parte violento sul dissenso, picchiando le donne con bastoni elettrici e detenendo e torturando i giornalisti che seguono le proteste nazionali da parte delle donne che chiedono il ripristino e la protezione dei loro diritti.

Related posts

Crisi Russia-Ucraina, la diplomazia tenta l’impossibile. Gli Usa: “Attacco imminente”. Smentite da Mosca

Redazione Ore 12

Lancio di missili a corto raggio, dalla Corea del Nord nel Mar del Giappone

Redazione Ore 12

Golpe in Birmania, è di 250 morti il bilancio della repressione di militari e polizia

Redazione Ore 12