“Le pretese economiche di Rousseau sono infondate sia nella quantificazione che nella individuazione del movimento come soggetto ritenuto obbligato”. Così Vito Crimi, a colloquio con i deputati del M5S. “La pretesa di oltre 400 mila euro, infatti, include al suo interno, e ne è la parte preponderante arrivando a quasi 270 mila euro, le quote non versate da parte di coloro che sono fuoriusciti dal Movimento”, aggiunge. “Continueremo ad usare Rousseau per l’esercizio della democrazia diretta? La risposta – dice ancora Crimi – non può essere sì o no per i seguenti motivi per questioni che sono ancora in fase di definizione”.