Esteri

Crisi Ucraina, in Parlamento Di Maio e Guerini fanno il punto sulla posizione italiana e sugli sforzi diplomatici del nostro Paese

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio interviene sulla crisi davanti alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, mentre la diplomazia ai massimi livelli globali tenta di disinnescare la tensione che ormai dura da settimane. Il timore resta, nonostante le smentite di Mosca, che la Russia intenda invadere l’Ucraina, forte dei 100mila militari ammassati ai suoi confini. E delle eventuali conseguenze geopolitiche, umanitarie ed economiche, nonché sull’energia. “Sia Draghi, sia io, sia il ministro Guerini abbiamo detto ai nostri partner che, se ci sarà bisogno, l’Italia è pronta a fare la sua parte, per esempio sul fianco est” europeo, ha detto Di Maio, soffermandosi sulla questione dell’approvigionamento di gas “in tutta Europa”: “Mosca resta indispensabile per assicurare i flussi”, “continueremo da un lato a preservare la sicurezza energetica e dall’altro a portare avanti tutte le iniziative diplomatiche e di deterrenza per scongiurare un conflitto alle porte dell’Ue”. Aggiungendo, a proposito della Nato, che l’Alleanza “non può rinunciare alla politica della porta aperta e agli impegni verso Kiev e Tbilisi”, che consentono l’ingresso di “Ucraina e Georgia in un momento futuro. Sappiamo tuttavia che questa è una linea rossa” per la Russia. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, da parte sua ha evidenziato “possibilità di una potenziale escalation”, ribadendo che “azioni destabilizzanti non saranno prive di conseguenze”. “Il nostro contributo – ha sottolineato – è mantenere aperto il canale del dialogo”. E proprio il dialogo di massimo livello è stato intenso negli ultimi giorni, con la visita del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Washington da Joe Biden ieri (lunedì), quella del francese Emmanuel Macron ieri a Mosca dall’omologo Vladimir Putin e oggi a Kiev da Volodymyr Zelensky.

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