Droga e documenti falsi venduti attraverso l’app di messaggistica istantanea “Telegram”. Ruota attorno a questa ipotesi accusatoria l’operazione che ha portato i militari Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza a “isolare” un network, denominato “Teledark”, costituto da vari gruppi e canali Telegram che contavano circa 20 mila utenti iscritti e quindi potenziali acquirenti. Secondo quanto ricostruito nelle indagini condotte dalla Procura di Roma, il canale @Teledark_net consentiva la navigazione verso ulteriori 5 risorse Telegram dedicate alla vendita di sostanze stupefacenti o psicotrope (Cocaina, Eroina, Hashish, Marijuana, Ketamina, MDMA, Ecstasy, LSD, Funghi allucinogeni) e documenti falsi (documenti di identità e patenti di guida europee). Cinque canali ora “oscurati” e sequestrati dal gip del Tribunale di Roma e dunque non più operativi. Il fenomeno della vendita di sostanze illecite e documenti falsi sul dark web è crescito esponenzialmente nella fase del lockdown e delle restrizioni anti-Covid, con un’impennata anche del 30% rispetto alla situazione pre pandemia. Il mondo delle piattaforme di messaggistica istantanea e del Dark Web, infatti, n anche grazie all’utilizzo di ‘nickname’ e tecnologie che mascherano la reale identità degli utenti, è sempre più utilizzato anche per comunicazioni o scambi di natura illecita. Da qui l’impegno della Guardia di Finanza per tutelare la legalità sul web e contrastare il commercio on line di droga.