Politica

Elezioni Comunali, il centrodestra cerca, con fatica, di chiudere la partita sulle candidature

La partita delle amministrative e soprattutto delle candidature sul tavolo del centrodestra: prima la riunione dei rappresentanti degli enti locali poi la prossima settimana il vertice dei leader e Salvini, Meloni e Tajani che potrebbero accelerare su Roma e Milano. Sul capoluogo lombardo si punta ancora su Albertini (nella rosa anche il centrista Lupi e il professore della Bocconi Dallocchio) mentre per quanto riguarda la Capitale Bertolaso è tornato a sfilarsi, anche se Lega e FI sperano di recuperarlo. “Non ci sono, se ne facciano una ragione”, ha tagliato corto. Ora, a meno di un ripensamento dell’ex numero uno della Protezione civile, si andrà alla ricerca di un nome nuovo, proveniente sempre dalla società civile. Una figura d’area che non appartenga ad alcun partito, l’indicazione. Ma non sono in tanti ad aver manifestato la disponibilità, ecco il motivo per cui si potrebbe tornare anche su figure sondate nelle scorse settimane, come il giudice Matone. Un’altra possibilità, invece, è quella di ‘costruire’ un candidato, ovvero di scegliere una figura ‘low profile’ che non sia considerata di primo piano ma capace di amministrare, oltre che di vincere, spiega una fonte del centrodestra. Insomma non un nome di primissimo piano ma con la premessa che dietro ogni scelta ci dovranno essere tutti e tre i leader che dovranno spendersi in campagna elettorale. La consapevolezza – sottolinea un ‘big’ del centrodestra – che con il Pd e il Movimento 5 stelle divisi si possa vincere anche senza un nome di grido.

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