La guerra di Putin

Erdogan in Russia da Putin per trovare un accordo sulla fine del conflitto con l ‘Ucraina

 

“Dopo l’accordo sul grano i nostri sforzi potranno essere diretti ad altri ambiti, a partire da quello energetico”. Queste le parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan pronunciate lo scorso lunedi dopo il Consiglio dei Ministri, a 4 giorni dal viaggio in Russia, dove domani incontrerà il presidente russo Vladimir Putin. Il faccia a faccia previsto a Sochi è il secondo tra i due, conferma il fatto che Erdogan è l’unico leader Nato a sedere al tavolo con Putin e arriva a due settimane dall’incontro di Teheran. E’ un dato da sottolineare che i due incontri avvengano a 15 giorni di distanza, mentre nei primi mesi del conflitto e nei mesi precedenti l’invasione dell’Ucraina non vi siano stati faccia a faccia tra i due, nonostante l’insistenza della diplomazia di Ankara. L’accordo che ha sbloccato l’esportazione di cereali dall’Ucraina attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero porti a un “completo cessate il fuoco” nel conflitto tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, come riporta Anadolu, augurandosi che il patto possa essere “sostenibile”. Il 22 luglio, è stato trovato a Istanbul un accordo tra Turchia, Ucraina, Russia e Onu per l’esportazione di grano e prodotti alimentari simili dai porti di Kiev e lunedì è partita da Odessa una nave carica di 27mila tonnellate di cereali, la prima da quando Mosca ha invaso l’Ucraina a fine febbraio. Dopo essere stata ispezionata a Istanbul da delegati turchi, ucraini, russi e dell’Onu, ieri la nave si è rimessa in viaggio verso Tripoli in Libano, la sua destinazione finale.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.21

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