Ormai è chiaro che l’escalation del conflitto mediorientale non vuole essere evitata da Israele. Le Forze di difesa israeliane (Idf), ma andrebbero definite d’attacco, hanno annunciato di aver condotto ”un attacco mirato” su Beirut. Lo riferisce il Jerusalem Post. La notizie è stata successivamente confermata anche dalle autorità libanesi, a pagare caro, con la vita è stato un alto comandante delle forze d’elite di Hezbollah, Ibrahim Aqil. Insieme a lui hanno perso la vita cinque bambini ed altri civili. Nel complesso, è di almeno 9 i morti accertati e 59 feriti – di cui 8 in condizioni critiche – il bilancio aggiornato dal ministero della Salute libanese dopo il raid. La conferma sull’identità della vittima è arrivata dal ministero dell’informazione libanese. Ibrahim Aqil (Aqeel) è indicato dalla tv panaraba Aljazeera come l’obiettivo del raid aereo israeliano nella periferia sud di Beirut. Noto come Tahsin (Tahseen), Aqil è membro del Consiglio del Jihad, il più alto organo militare di Hezbollah. E su di lui pendeva da anni una taglia di 7 milioni di dollari da parte del governo statunitense.
Ibrahim Aqil faceva parte del Consiglio della Jihad. Era ricercato dagli Usa. Su di lui pendeva una taglia da 7 milioni di dollari. Era stato dimesso dopo essere rimasto ferito dall’esplosione del suo cercapersone. Israele parla di nuova fase del conflitto. L’attacco israeliano mirato contro il comandante di Hezbollah Ibrahim Aqil segna che ”siamo entrati in una nuova fase della guerra e continueremo a colpire Hezbollah”. Lo ha dichiarato una fonte israeliana al sito di Ynet aggiungendo che ”ci stiamo preparando per una risposta” da parte dei miliziani libanesi e ”tutto è sul tavolo”. Edè gravissimo che gli Stati Uniti non siano stati informati dell’attacco che ha portato alla morte delcomandante di Hezbollah Ibrahim Aqil. Lo ha dichiarato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Da registrare anche lo stop alla visita delpremier israeliano Benyamin Netanyahu negli Usa per la prossima settimana in occasione dell’assemblea generale dell’Onu.
Hezbollah continua, comunque, nei suoi martellanti attacchi sul nord di Israele e afferma di aver lanciato razzi contro una base dell’intelligence israeliana, accusata di omicidi mirati, definendola la risposta al raid dello Stato ebraico contro la roccaforte del gruppo a sud di Beirut. Il gruppo sostenuto dall’Iran ha dichiarato che i suoi combattenti hanno preso di mira “il principale quartier generale dell’intelligence nella regione settentrionale, responsabile degli omicidi, con raffiche di razzi Katyusha”, aggiungendo che l’attacco era “in risposta agli attacchi del nemico israeliano” nel sud del Libano.
aggiornamento la crisi mediorientale ore 18.46