La pandemia “ha avuto e ha un impatto molto pesante sui più deboli, c’è un’urgenza di intervento sui più giovani che è una delle nostre priorità di azione. Se riusciremo, con il contributo del Governo, a realizzare un grande piano che vada anche oltre le nostre iniziali ambizioni, con i Patti educativi, il contrasto alla dispersione, di apertura delle scuole, avremo fatto una cosa fondamentale per Roma e per i nostri cittadini”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aprendo in Campidoglio il convengo “Roma scuola aperta”, organizzato dagli assessori alla scuola Claudia Pratelli e al decentramento Andrea Catarci, con la partecipazione del ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi e dell’Ufficio scolastico regionale.
Raramente, ha spiegato Gualtieri “la scuola figura nelle priorità delle amministrazioni, che si trovano alle prese con tantissimi problemi pratici. Ma per noi non c’è rilancio della città e capacità di affrontare i suoi problemi, senza un impegno straordinario per mettere al centro la scuola come comunità educante”. “Siamo intervenuti fin dal primo bilancio – ha ricordato il sindaco – abbiamo cercato di massimizzare le risorse disponibili nel Pnrr, ma serve un lavoro integrato della Giunta, del territorio, col Governo, le scuole e l’associazionismo, per realizzare questi Patti educativi per combattere la dispersione scolastica, aprire le scuole e farne dei centri pulsanti di educazione, di civismo, di partecipazione”.
Governo e Campidoglio insieme per le priorità e tra queste c’è la scuola
