Politica

Il caso Durigon diventa motivo di scontro continuo tra Centrosinistra e Lega

(Red) Sul Sottosegretario Durigon e il caso del Parco Mussolini è battaglia infinita d’agosto tra centrosinistra e Lega, mentre Draghi resta in rigoroso silenzio ed insieme a lui il ministro dell’Economia, Franco. In queste ore il Partito Democratico, Leu e Sinistra Italiana, insieme a numerosi esponenti del M5s hanno rilanciato sulla richiesta di dimissioni, che però quasi sicuramente non arriveranno ed ecco allora la mozione di sfiducia, che a settembre, con la riapertura delle aule parlamentari, potrebbe portare allo scontro finale. La posizione del Pd è stata ancora una volta ribadita da Debora Serracchiani: “Una sola cosa è certa: Durigon non può restare al suo posto. Stracciare la memoria di Falcone e Borsellino per sostituirla con quella di un fascista è inaudito. Durigon prenda atto e lasci l’incarico di governo ricordando di aver giurato sulla Costituzione nata dalla lotta a quel fascismo che lui vuole celebrare. Diversamente ci penserà il Parlamento. Come da regolamento, i deputati e le deputate del Pd chiederanno al presidente Draghi di invitare il sottosegretario alle dimissioni e in caso di suo rifiuto di revocargli le deleghe”. Per le dimissioni, lo aveva già fatto nei giorni scorsi, Elio Vito per Forza Italia: “Sono sempre più convinto della necessità delle dimissioni del sottosegretario Durigon. E sono pure sempre più convinto, che dovrebbe essere proprio la Lega e tutto il centrodestra a chiederle, senza lasciare l’iniziativa alla sinistra o mettere in difficoltà il Presidente Draghi”. Chi invece nel Centrodestra non ritiene necessarie le dimissioni è Francesco Giro, senatore di Forza Italia: “Durigon ha già spiegato il senso delle sue parole pronunciate sul palco a Latina. Nessuna indulgenza rispetto al fascismo e nessuna offesa alla memoria dei giudici martiri Falcone e Borsellino. Mi pare possa bastare. Il governo Draghi non è il governo del Pd e di Enrico Letta, sempre così ostili alla Lega e pronti ad impartire pagelle di moralità pubblica. Vogliono sfiduciare Durigon per aver pronunciato alcune parole infelici e già chiarite? Perché?”. Rilancia dimissioni o mozione di sfducia Nicola Fratoianni segretario di sinistra italiana: “Sarebbe significativo ed importante che nel giorno dell’anniversario della strage di Stazzema, il presidente del consiglio Draghi rimuovesse Durigon dal suo incarico di sottosegretario. Sottosegretario leghista che se poi avesse un briciolo di dignità potrebbe anche dimettersi di persona”.

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