Esteri

Il Giappone punta all’indipendenza strategico/militare dagli Stati Uniti

di Giuliano Longo

Il Giappone prevede di spendere molto in armi a lungo raggio e capacità asimmetriche, segnalando un potenziale cambiamento nelle nozioni di deterrenza di lungo periodo e dottrina militare.

Il Ministero della Difesa giapponese ha fatto conoscere un lungo elenco di attrezzature e armi destinate alla ricerca, allo sviluppo e all’acquisizione di massa, con una netta indicazione della rapida ri-militarizzazione,come d’altronde per la Germania, per contrastare le crescenti minacce di Cina, Corea del Nord e Russia.

 

Secondo il piano, il Governo intende ricercare e sviluppare armi ipersoniche, bombe plananti ad alta velocità migliorate, missili terra-aria Tipo 03 migliorati, munizioni per l’osservazione del bersaglio, veicoli sottomarini senza pilota (UAV) e mine marine, nonché missili anti-nave  migliorati, bombe plananti ad alta velocità, elicotteri antisommergibile, missili anti-nave per velivoli da pattugliamento marittimo, siluri migliorati con unità di potenza silenziose e Missili da crociera Tomahawk.

Queste acquisizioni potrebbero rappresentare un passo verso il raggiungimento di una maggiore indipendenza strategica dagli Stati Uniti, costruendo contemporaneamente le sue capacità di guerra asimmetrica nei confronti della Cina.

In particolare, il piano del Giappone di acquisire armi ipersoniche, bombe plananti ad alta velocità e missili anti-nave per gli aerei da pattugliamento marittimo, punta allo sviluppo di capacità deterrenti  nazionali indipendenti dalle garanzie di sicurezza statunitensi, poiché. Infatti anche se  il Giappone è sotto l’ombrello nucleare degli Stati Uniti dal 1951, ci sono dubbi sulla volontà di Washington di usare armi nucleari in sua difesa.

In effetti, la logica strategica di lunga data della deterrenza degli Stati Uniti potrebbe essere già stata infranta perché la Corea del Nord potrebbero già avere la capacità di colpire la terraferma degli Stati Uniti dai bastioni nel Mar Cinese Meridionale o all’interno dei loro territori utilizzando lanci di traiettoria ad alta quota, rendendo improbabile che gli Stati Uniti reagiscano utilizzando armi nucleari per  proteggere il Giappone.  Il Paese del Sol Levante sta quindi ora rapidamente sviluppando capacità di deterrenza autonome acquistando missili da crociera a lungo raggio per scopi di contrattacco e  armi ipersoniche che potrebbero consentire al Giappone di colpire la Cina ela Corea del Nord, eliminando obiettivi chiave e rimanendo al di fuori della portata delle armi nemiche. Tuttavia, per colpire  lontano, il Giappone ha bisogno di vedere lontano e Tokyo ha attualmente capacità limitate di intelligence, sorveglianza e ricognizione  per il suo arsenale missilistico pianificato, sebbene i suoi piani per acquisire munizioni per l’osservazione del bersaglio e UAV possano colmare questa lacuna .

Tokio infatti prevede  di lanciare una costellazione di 50 piccoli satelliti per scopi ISR, con il primo che dovrebbe essere lanciato nel 2024, ma oltre a costruire le proprie capacità ISR spaziali, il Giappone potrebbe anche utilizzare il sistema spaziale statunitense. 

L’acquisizione di mine marine, siluri ed elicotteri antisommergibile indica la costruzione di un vantaggio asimmetrico per contrastare la sempre più potente marina cinese, ora la più grande al mondo in termini di numero di natanti.

Il Giappone dipende dalle rotte marittime di comunicazione per la consegna delle sue risorse strategiche, in particolare il petrolio. Tuttavia, essendo una nazione insulare, è vulnerabile a un blocco navale cinese che potrebbe cercare di interrompere il flusso di  carburante di cui gli aerei e navi da guerra del Giappone hanno bisogno per sostenere operazioni prolungate.

Le pianificate acquisizioni UAV (droni)  potrebbero indicare una mossa per costruire capacità offensive contro le basi della flotta del Mare del Nord della Cina, mentre siluri potrebbe mirare ad armare i suoi nuovi sottomarini di classe Taigei contro il crescente numero di naviglio cinese tra cui le sue tre portaerei, gli incrociatori, le navi d’assalto anfibie e i sottomarini.

L’acquisizione di altri elicotteri antisommergibile d stanza  nelle isole dell’arcipelago giapponese  potrebbe essere in linea per operazioni antisommergibili, minando gli sforzi sottomarini della Cina per bloccare il Giappone o irrompere nel Pacifico occidentale in un potenziale conflitto con gli Stati Uniti.

Related posts

Re Carlo esalta la storica alleanza e sintonia di vedute tra Londra e Berlino sull’Ucraina

Redazione Ore 12

Crisi Ucraina, Russia e Usa si incontreranno a Ginevra il 10 gennaio

Redazione Ore 12

Burkina Faso, attaccato un villaggio. Sarebbero oltre 100 le vittime

Redazione Ore 12