Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interviene in audizione alle commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato e parla anche di crisi energia e caro bollette. Lanciando una stoccata alla Germania: “Ha riattivato il fondo per la stabilizzazione dell’economia creato nel marzo 2020 per la pandemia, destinandolo come scudo difensivo contro la guerra energetica fino a marzo aprile 2024, con una dote da 200 miliardi, pari al 5% del Pil, che ha già investito”. Per il ministro, “quando sussidi in questo modo imprese e famiglie significa sostanzialmente contrastare le regole e i principi della nostra Europa. Se questa soluzione fosse realizzata anche in questo contesto, noi non divideremmo l’Occidente, divideremmo l’Europa per sempre. È una strada che non potremmo perseguire, porterebbe alla distruzione dell’Unione Europea”. Urso ha poi fatto un confronto tra le aziende europee e statunitensi sui costi dell’energia: “Ci sono tre vantaggi competitivi per le imprese americane rispetto alle imprese europee: gas, prezzo energia a livello di un settimo, perlomeno, o di un undicesimo rispetto a quello europeo; massa monetaria in campo di 369 miliardi di dollari, altro che aiuti di Stato; e norme secondo le quali questi sussidi e incentivi vadano a chi produce in America”. Di fronte a queste “tre sfide, vogliamo rafforzare l’Europa semmai riducendone i propri limiti d’intervento”, aggiunge il ministro. Per Urso serve “rafforzare e non indebolire l’Ue come pilastro, accanto agli Stati Uniti, delle democrazie occidentali. Realizziamo anche noi quello che stanno facendo gli Usa, vale a dire una forte politica industriale europea“, conclude.
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