Regioni

La Lega critica la Regione Lazio: “Con il Miur linee guida alle scuole senza sentire le famiglie”

“In una specie di delirio di onnipotenza il Ministero dell’Istruzione ha inviato con lettera protocollata il 14 maggio ai dirigenti scolastici del Lazio di ogni ordine e grado le linea guida per la scuola che contengono strategie di intervento e promozione del benessere dei bambini e degli adolescenti con varianza di genere. Un’iniziativa incredibilmente sottaciuta sulla quale le famiglie non sono state in alcun modo coinvolte”. A denunciarlo in una nota sono Fabrizio Santori e Monica Picca, dirigenti romani della Lega in merito all’invio delle Linee Guida sul gender elaborate dal Servizio per l’Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica (SAIFIP) dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini in collaborazione con l’associazione Genderlens e Agedo. “Si tratta di linea guida che di fatto impongono modifiche sostanziali nell’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado sia per gli insegnanti che per i ragazzi, oltre alla modifica di una modulistica che imponga la consapevolezza del fatto che non tutti gli studenti rientrano nel costrutto di genere binario. Nel pieno rispetto delle scelte altrui e contrari ad ogni forma di discriminazione, avremmo preferito che il presidente Nicola Zingaretti, invece di speculare politicamente su vicende così delicate, avesse aperto un dibattito con la società civile, coinvolgendo tutti gli attori coinvolti e non solo le associazioni gender”, osservano Santori e Picca. “Ci piacerebbe sapere quanti soldi pubblici sono stati investiti e quale obiettivo si intende raggiungere se per parlare di inclusività si è scelto un percorso autoreferenziale che nega alle famiglie di partecipare, soprattutto quelle dei bambini più piccoli per le quali magari un’educazione sessuale fatta a scuola, senza alcuna garanzia sui messaggi veicolati, è qualcosa di non adatto al percorso formativo avviato come genitori”, concludono i dirigenti leghisti.

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