La guerra di Putin

La Russia taglia i rifornimenti di gas dall’11 al 21 di luglio. La grande provocazione

 

Le linee del gasdotto Nord Stream saranno chiuse dall’11 al 21 luglio: lo riferisce l’operatore Nord Stream Ag, ripreso dalle agenzie russe Tass e Interfax, affermando che l’interruzione è dovuta a “lavori di manutenzione” che poi non sarebbe altro che una nuova, grande provocazione Mosca al mondo occidentale. Dunque una grande provocazione di Mosca che segue ai tagli scientifici operati contro numerosi ‘Paesi Ostili’. “Dall’11 al 21 luglio 2022 la compagnia Nord Stream Ag effettuerà una momentanea chiusura di entrambe le condotte del Nord Stream per effettuare dei lavori pianificati di manutenzione, inclusi test di componenti meccanici e sistemi di automazione per garantire un efficace, sicuro e affidabile funzionamento del gasdotto”, afferma il messaggio di Nord Stream Ag. La chiusura di Nord Stream andrà a impattare sul rallentamento delle forniture russe di energia. Nella giornata di oggi, il colosso russo Gazprom ha annunciato di aver ridotto dell’8,6% la produzione di gas nei primi sei mesi del 2022 e del 31% l’esportazione verso i Paesi non aderenti alla Comunità degli Stati indipendenti (Csi, ex repubbliche sovietiche). La media giornaliera di esportazioni a giugno è crollata di un quarto rispetto allo scorso maggio. Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia, ha sottolineato con un post su Twitter che “i recenti forti tagli della Russia ai flussi di gas naturale verso l’Ue fanno sì che questo sia il primo mese nella storia in cui l’Unione europea ha importato più gas liquido (gnl) dagli Stati Uniti che tramite gasdotto dalla Russia”.  Birol ha aggiunto che “il calo dell’offerta russa richiede sforzi per ridurre la domanda dell’Ue e prepararsi a un inverno rigido”. La presidente della Commissione Ue Von der Leyen in conferenza stampa a Praga è intervenuta dicendo che “la Russia sta deliberatamente tagliando parzialmente il gas verso l’Europa e noi stiamo preparando un piano d’emergenza per l’Europa. Un punto fondamentale sarà la solidarietà”. Ha poi aggiunto che, “per la metà di luglio” verrà preparato il piano d’emergenza sulle forniture energetiche per l’Ue. “Contenimento” della domanda e miglior utilizzo delle interconnessioni all’interno dell’Unione saranno due pilastri del piano, ha spiegato la presidente, secondo cui l’obiettivo “è far fluire il gas dove serve di più”. Poi ha sottolineato che  “è tempo di muoversi anche verso l’adozione del RePowerEu”.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 16.37

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