Politica

Malagò, Berlusconi e Forza Italia: “Non mi è stato chiesto di lasciare lo sport per la politica”

“Non sarei serio se adesso lasciassi lo sport per la politica. Ho incontrato Berlusconi a Porto Rotondo ma non abbiamo mai parlato di politica e non mi ha chiesto di candidarmi. Sono stato molto chiaro con chi mi ha eletto presidente e con il Cio di cui sono membro. Il mio futuro resta nello sport”. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervistato dal quotidiano ‘La Stampa’, smentisce la voci su una proposta ricevuta dall’ex Premier di guidare Forza Italia.
Il numero uno dello sport italiano è anche tornato anche sull’argomento Ius soli sportivo, proposto dopo la vittoriosa spedizione a Tokyo che si è conclusa con ben 40 medaglie. “La procedura per diventare cittadino italiano è complicata, lunga e piena di insidie. È una via crucis – spiega Malagò – e per questo bisogna anticipare i tempi. Se un atleta è bravo perché deve aspettare i 18 anni per avviare la pratica? Con Salvini ho un rapporto importante, non credo che abbia da ridire sullo Ius soli sportivo”. Infine, Malagò ha detto la sua anche sui no vax: “Sono allibito e incredulo dalle proteste no vax. C’è una fetta di popolazione che per nessun motivo al mondo vuole farsi imporre le cose, diciamo che hanno un concetto esasperato della democrazia. Con i nostri atleti abbiamo cercato di trasmettere un messaggio di salute e di sicurezza, impossibile non capirlo. Ripeto, sono allibito”, ha concluso Malagò.

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