La guerra di Putin

Mariupol, sono usciti dell’inferno dell’acciaieria altri civili

E’ ripreso questo lunedì mattina alle 7 ora locale il piano di evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Il piano è stato messo a punto dalle Nazioni Unite e dal Comitato della Croce rossa internazionale e prevede di portare i civili a Zaporizhzhia. Lo rende noto il Kiev Independent citando il consiglio comunale di Mariupol e spiegando che gli autobus per l’evacuazione partono dal centro commerciale di Port City. Le persone possono anche unirsi alla colonna di evacuazione dai villaggi di Mangush e Lunacharske Circle vicino a Berdyansk, precisa il giornale sul suo account di Twitter.

“È così che i civili di Mariupol sono emersi da sotto le acciaierie Azovstal per fuggire dalla città in rovina durante l’evacuazione guidata dalle Nazioni Unite”: un tweet della giornalista della BBC di Kiev, Myroslava Petsa, mostra le immagini in possesso del deputato David Arakhamia, ricevute dal reggimento Azov, l’unità militare ucraina. “Più di 100 donne e bambini – si legge – sono stati evacuati e dovrebbero raggiungere Zaporizhia, controllata dall’Ucraina, domani mattina”. Dunque anche in queste ore continueranno le evacuazioni di civili da Mariupol. La notizia è stata confermata anche su Telegram dal consiglio comunale della città assediata da oltre due mesi. “Ci sono buone notizie. Con il sostegno delle Nazioni Unite e della Croce Rossa, oggi sono state concordate due ulteriori località per l’imbarco delle persone in una colonna di evacuazione che lascerà Mariupol”, si legge nel messaggio che indica anche i punti di raccolta. “Se hai parenti o conoscenti nella zona, prova a contattarli e a trasmettere loro le informazioni”, aggiunge la nota. Ieri dalla città erano usciti un centinaio di civili, in gran parte donne, bambini e anziani. “Per la prima volta dall’inizio della guerra il corridoio umanitario a Mariupol ha funzionato”, ha detto il presidente Zelensky nel suo messaggio quotidiano. “Ci sono già stati due giorni di cessate il fuoco nell’aria e sono stati evacuati una centinaia di civili, donne e bambini in fuga dalle ostilità dallo stabilimento di Azovstal. Date tutte le complessità del processo, i primi sfollati arriveranno a Zaporizhzhia già in mattinata, il nostro team li incontrerà lì. Spero che siano soddisfatte le condizioni per proseguire il rilascio”, ha continuato. L’acciaieria Azovstal di Mariupol è ormai quasi del tutto distrutta. Recenti immagini satellitari mostrano gli edifici dell’impianto industriale rasi al suolo. Quello che fino allo scorso 24 febbraio – giorno d’inizio della guerra in Ucraina – era uno dei siti produttivi più importanti del Paese è ormai da settimane un bunker dove soldati e civili ucraini cercano rifugio dagli attacchi russi. Dentro l’impianto è presente anche il battaglione Azov, gruppo militare ucraino che il Cremlino definisce “neonazista” e accusa di essere colpevole di violenze verso la popolazione filorussa d’Ucraina. Sviatoslav Palamar, uno dei comandanti del battaglione, ha raccontato che l’acciaieria è stata bombardata da artiglieria, navi e attacchi aerei nelle ultime ore.

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