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Messa (Università): “Riapriamo gli Atenei in presenza con responsabilità”

“Riapriamo gli atenei in presenza con regole dettate da un principio di responsabilità solidale. L’obiettivo è riappropriarci della socialità della prossimità, di una più ampia libertà relazionale così ridotta durante i mesi della pandemia”. Così la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, aprendo la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Pavia
“Occorre ricominciare a frequentare e vivere le biblioteche, le aule, i laboratori, gli spazi comuni, le mense e le residenze“, ha proseguito Messa, che poi è intervenuta sul tema della campagna vaccinale: “Sarebbe curioso, se non imbarazzante, che tutto questo venisse rallentato o addirittura ostacolato e che proprio nelle comunità universitarie trovassero accoglienza e credito fake news o teorie negazioniste sui vaccini o sulla gestione delle fasi emergenziali e post emergenziali. Un conto è il dissenso critico frutto del mondo scientifico, altro la provocazione fine a se stessa: lo spirito critico, per restare tale, deve essere libero da pregiudizi e da preconcetti”.
“L’università deve essere un ponte da attraversare, un passaggio con cui i giovani accedono a professioni, lavori, carriere – ha aggiunto la ministra Messa – È il luogo della produzione e della organizzazione di conoscenza e della densità culturale con cui si vive il presente. Ed è, dovrebbe essere, tanto altro ancora: ascensore sociale, presidio di civiltà e civismo, palestra di democrazia. È chiaro che per esercitare tali azioni l’università deve essere al centro dell’azione politica e dell’interesse sociale. Deve, anche, poter ripensare se stessa liberandosi da visioni burocratiche, da un’autonomia priva di responsabilità, da strategie senza sostenibilità”.
La ministra dell’Università e della Ricerca ha infine concluso: “Occorre, contestualmente alla riapertura, costruire il nuovo presente degli atenei intervenendo significativamente, ma al tempo stesso chirurgicamente sulle norme: dal pre-ruolo al reclutamento degli organici; dal diritto allo studio alla valutazione; dall’offerta didattica al rapporto con i territori. La straordinaria disponibilità finanziaria, assicurata dal prestito comunitario ci impone di fare presto, bene, con responsabilità e lungimiranza”.

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