Esteri

Mosca ha violato il diritto internazionale. Iniziata l’invasione, militari russi già in Donbass

E’ una chiara violazione degli accordi internazionali quella di inviare nelle due Repubbliche a ridosso dell’Ucraina riconosciute nella serata di lunedì da Mosca. Putin ha ormai gettato la maschera e ha aperto una stagione che probabilmente sarà destinata a ridisegnare un nuovo ordine internazionale. E’ ormai chiara l’intenzione di Mosca e del suo dittatore, di cercare di rimettere insieme i pezzi della frantumazione dell’Unione Sovietica. Ed è probabile che ci sia in queste ore una ulteriore accelerazione con lo spostamento dell’esercito russo all’interno dei confini ucraini. Tutto questo sta scatenando una durissima presa di posizione del mondo occidentale. “È una violazione del diritto internazionale, dell’integrità territoriale ucraina e degli Accordi di Minsk. L’Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Lampante violazione” sottolineata anche da Joe Biden. Per la Nato, la Russia “inscena il pretesto per una nuova invasione”. Gli Stati Uniti hanno deciso di trasferire tutto il personale dell’ambasciata fuori dall’Ucraina, in vista di una possibile invasione russa. Il segretario di Stato, Antony Blinken, ha raccomandato agli americani in Ucraina di partire immediatamente: “La situazione di sicurezza nel Paese continua a essere imprevedibile e potrebbe deteriorare con un preavviso minimo”. La Casa Bianca ha spostato i funzionari in Polonia per motivi di sicurezza. L’ambasciata era già stata trasferita da Kiev nella città occidentale di Leopoli. Un alto funzionario dell’amministrazione americana ha definito “improbabile” un vertice tra Biden e Putin. Il capo della Casa Bianca, assieme a Olaf Scholz ed Emmanuel Macron, ha poi affermato che il riconoscimento delle regioni separatiste dell’Ucraina orientale “non resterà senza risposta”. A Bruxelles martedì mattina si riuniscono gli ambasciatori dei Paesi Ue (Coreper), che daranno il via all’esame di un primo pacchetto di sanzioni. Sul tavolo ci sono misure “mirate” nei riguardi “di individui coinvolti nell’azione” messa in campo dalla Russia e il “blocco dell’export” diretto alle due repubbliche separatiste riconosciute da Mosca. Anche Parigi, presidente di turno dell’Unione, ha parlato di sanzioni “proporzionate contro entità ed individui russi”. L’elenco dei destinatari “è in fase di elaborazione, punteremo su una serie di attività localizzate nel Donbass e direttamente legate agli interessi russi e le adatteremo agli sviluppi attuali”, ha spiegato l’Eliseo. L’Ue ha ribadito in una nota ufficiale il suo “incrollabile supporto all’indipendenza, all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina nell’ambito dei confini internazionalmente riconosciuti. Bruxelles reagirà con sanzioni dirette nei confronti di chi è coinvolto in quest’azione illegale”. Intanto sul terreno si moltiplicano le violazione del cessate il fuoco: Due soldati ucraini e un civile ucraini sono rimasti uccisi e altri quattro militari sono rimasti feriti in bombardamenti separatisti. Secondo l’Osce, nelle ultime 48 ore si sono verificate oltre 3.200 violazioni del cessate il fuoco.

Related posts

Allarme dall’ambasciata Usa: “Attacchi terroristici a Mosca entro 48 ore”

Redazione Ore 12

Cop 26, si profilano gli schieramenti in vista del summit di Glasgow

Redazione Ore 12

Usa, Capitol Hill: processo a Trump fissato per il prossimo 4 marzo

Redazione Ore 12