Economia e Lavoro

Possibile una crescita sostenuta

L’apertura della 47esima edizione di The European House-Ambrosetti all’insegna di riflessioni ed ottimismo. Grande attenzione all’Universo Femminile

“L’opportunità di crescita è enorme, non possiamo perderla. Ognuno deve fare la propria parte e compiere un passo per indirizzare Italia, Europa e il G20 per una crescita più inclusiva e più sostenibile”. Così Valerio De Molli, managing partner e amministratore di The European House – Ambrosetti, aprendo la quarantasettesima edizione del Forum a Cernobbio. Poi De Molli è entrato nello specifico e soprattutto nell’attualità economica: “Il biennio 2020-2021 è stato incredibile, di rara complessità, ha spiegato nel suo discorso “Il 2020 ha registrato la più profonda crisi globale mai vissuta dalla nostra generazione. Il crollo del Pil mondiale è stato 32 volte peggio della peggiore crisi precedente. Anche le conseguenze sociali della pandemia sono state enormi e asimmetriche”, ha proseguito, “mettendo a rischio la tenuta dei paesi”. Poi l’ottimismo per i prossimi mesi, anni: “Rispetto al settembre 2020 siamo in un’era diversa. Un’accelerazione di ottimismo simile non l’avevamo mai registrata prima. I valori massimi non sono indice del fatto che siamo nel migliore dei mondi possibili. È chiaro che i problemi ci sono e che gli strascichi della crisi del 2020 non spariscono da un anno all’altro. I 22,3 milioni di occupati, ad aprile 2021, sono sicuramente un valore in crescita rispetto ai mesi precedenti (+0,6% rispetto ad aprile), ma sono comunque un milione in meno rispetto agli occupati ad aprile 2019 – sottolinea The European House Ambrosetti – non siamo nella situazione ideale, ma siamo in un momento migliore rispetto a quanto preventivato, e con tutte le carte in mano per avviare un percorso di crescita sostenuto”. Particolare attenzione è stata prestata da De Molli all’Universo Femminile: “Quarantasette milioni di donne in tutto il mondo rischiano di cadere – ha aggiunto – sotto la soglia di povertà. In Europa una donna su tre non partecipa al mercato del lavoro a causa delle responsabilità di cura domestica contro il solo 5% per il sesso maschile. In Italia solo nel 2020 si sono persi 450 mila posti di lavoro, con una prevalenza di donne, il 70% del totale. Inoltre, la differenza di stipendio tra uomini e donne a livello mondiale è in media del 20%, anche se con valori molto eterogenei da paese a paese”. Ed ancora: “Le donne che vorrebbero avere un’occupazione sono 9 su 10. Il problema esplode se si sale nella scala gerarchica, a partire dalla politica. Le donne primo ministro nel mondo su 195 paesi sono solo il 6,6%, contro il 7,2% di 10 anni fa. Nei paesi del G20 le donne in Parlamento sono cresciute a doppia cifra solo in alcuni paesi (Messico, Australia, Francia, Italia). Secondo i dati del ministero dell’Interno italiano, nel 2021 solo una presidente di regione su 20 è donna e soltanto il 15% dei comuni italiani è guidato da una donna”.

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