“Ci metto la faccia e tutto il mio impegno”, non “per me, per il partito”, e “per dare una mano anche io a trascinare la squadra” e “a mobilitarsi come il fiume di speranza che si è visto alle primarie”.
Così, ai microfoni di Sky Tg 24, la leader del Pd, Elly Schlein.
“Essere in campo anche io vuol dire rafforzare il Pd per continuare il lavoro che abbiamo intrapreso” anche sul territorio nazionale. “Non metto asticelle, l’asticella porta jella. Sopra il 20%? No, il nostro obiettivo è riportare al voto tanti elettori che non votano, abbiamo vinto in Sardegna ma avevo comunque la preoccupazione del 47% di persone che non andate a votare… Se mio impegno diretto (alle elezioni europee, ndr) può aiutare sono felice”.
“Lo ascolto sempre Prodi, è sempre stato un punto di riferimento fin da quando gli portai la maglietta con scritto “siamo più di 101″, però credo che sia sempre meglio essere francamente non d’accordo piuttosto che dire sempre sì a tutto e pugnalare alle spalle come purtroppo è accaduto spesso nel nostro partito”, ha proseguito.
Alla domanda se anche lei è stata pugnalata, ha replicato: “Per fortuna no, sono ancora viva, vegeta e combattiva”.
“Ascolto tutti e poi devo assumermi la responsabilità di prendere scelte, siamo l’unico partito che discute per davvero e per fortuna discutiamo ma non c’è una capa unica che decide per tutti e mette il suo nome”. Inoltre, ha concluso Schlein, “non abbiamo mai smesso di parlare” con il M5S, “siamo testardamente unitari ma pretendiamo rispetto”.
