Politica

Salari e contratti, primo incontro tra Sindacati e Governo

Incontro interlocutorio tra sindacati e ministro del Lavoro Andrea Orlando al tavolo su salari e contratti. Al round “tecnico”, che si è tenuto martedì 12 aprile, hanno partecipato i segretari generali Maurizio Landini (Cgil) e Pierpaolo Bombardieri (Uil), e il segretario confederale Cisl Giulio Romani. Numerosi i temi affrontati: la legge sulla rappresentanza, il ruolo dei contratti collettivi, la pressione sui salari operata dall’aumento dei prezzi dell’energia e dall’inflazione. Il tavolo vedrà nuovi incontri, al momento non calendarizzati.

“Abbiamo discusso su come dare efficacia erga omnes ai trattamenti economici come prevede l’articolo 36 della Costituzione”, ha spiegato Maurizio Landini, evidenziando la “disponibilità della Cgil al prosieguo della discussione” e ribadendo la necessità di una legge sulla rappresentanza.

Su quest’ultimo tema ha insistito Pierpaolo Bombardieri, rimarcando le sue perplessità relative alla misurazione del peso delle imprese. “Per noi è chiaro, la rappresentanza si ottiene incrociando il numero degli iscritti con il numero dei votanti”, ha detto: “Ma per le aziende? Come si certifica la rappresentanza di quattro milioni d’imprese?”.

Disponibile a proseguire il confronto anche la Cisl. “Ci è stato proposto un percorso per un accordo con cui individuare il contratto che determinerà il trattamento economico complessivo minimo da applicare a un determinato settore”, ha detto Giulio Romani: “Una norma, cioè, che individui il contratto con il salario minimo complessivo, sottoscritto dai sindacati maggiormente rappresentativi, che lo renda una sorta di contratto pilota per cui nessuno potrà applicare un contratto diverso”. Il segretario, infine, ha sottolineato la “contrarietà della Cisl a una legge sulla rappresentanza”.

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