Esteri

Svolta rosa in Marocco, le tre città più grandi del Paese guidate da donne

Si respira vento di cambiamento in Marocco dopo le elezioni delle scorsa settimana. Per la prima volta nella storia infatti le tre più importanti città del Paese – Rabat, Casablanca e Marrakech – potrebbero essere guidate da tre donne. Potrebbe essere questa la prima, macroscopica conseguenza della vittoria degli Indipendenti del Rni (Rassenblement National des Indépendants), partito liberale di centro destra, sul partito islamista della Giustizia e dello Sviluppo (Parti de la justice et du développement, Pjd), versione moderata della Fratellanza musulmana. Per la prima volta Casablanca, capitale economica del Marocco, sarà guidata da Nabila Rmili, medico, impegnata in politica e nota per le sue battaglie a favore delle donne, favorita fin dall’inizio e sostenuta dalla coalizioni dei tre partiti che hanno vinto le elezioni. Anche Rabat ha votato in rosa, scegliendo la giornalista Asmaa Rhlalou e per Marrakech il nome di Fatima Zahra Mansouri, del Partito progressista sarebbe quello con più possibilità di vittoria. Non era mai successo che le tre città di punta del Marocco fossero guidate contemporaneamente da sindaci donne. Uno che ora si appresta a diventare realtà. L’ultima parola non è stata ancora detta e c’è ancora un margine di incertezza, ma il gioco di alleanze tra i partiti che hanno ottenuto più voti nelle elezioni parlamentari e amministrative di mercoledì 8 settembre delinea uno scacchiere di posizioni e nomine abbastanza definito. I più votati sono stati infatti gli indipendenti di Rni (97 seggi), seguiti dal Partito dell’autenticità e della modernità (82 seggi) e il Partito dell’Istlqlal (78 seggi), entrambi conservatori e vicini alla monarchia. Grande perdita di consenso invece per il partito islamista moderato Giustizia e Sviluppo (Pjd).

Related posts

Cargo olandese di 110 metri alla deriva. Rischio affondamento e inquinamento per la dispersione del carburante

Redazione Ore 12

Rivolte a Cuba, primi passi indietro del Governo. Mea culpa del Presidente Diaz-Canel

Redazione Ore 12

Vaticano, l’inchiesta è chiusa e a giudizio andranno 10 persone

Redazione Ore 12