Il drammatico episodio avvenuto nei giorni scorsi, in cui un giovane runner ha perso la vita, e le conseguenti dichiarazioni fatte dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, lanciano un vero campanello d’allarme per la tutela della fauna selvatica in generale e degli orsi in particolare.
L’esponente leghista, infatti, ha emesso un’ordinanza di uccisione nei confronti dell’orso coinvolto in questa vicenda specifica ma ha anche già preannunciato l’intenzione di sterminare la popolazione di plantigradi presenti attualmente in Trentino.
Secondo quanto da lui affermato, il numero di orsi è superiore a 100 mentre si sarebbe dovuto fermare intorno a 50 esemplari e il suo intento è appunto quello di ucciderli indiscriminatamente per ridurne il numero. Ovviamente questa è un’iniziativa che non può in alcun modo essere tollerata.
E’ quanto fa sapere Lndc Animal Protection.
“Quello che è successo al giovane runner è sicuramente un tragico incidente”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “I media però dovrebbero cercare di riportare i fatti per quello che realmente sono, anziché fomentare allarmismi e dipingere una situazione di pericolo costante, come hanno fatto alcuni, che non corrisponde alla realtà. Se così fosse, gli incidenti mortali sarebbero all’ordine del giorno mentre sono eventi decisamente rarissimi.
Allo stesso tempo però bisogna ricordare che il bosco è la casa degli orsi e degli altri animali selvatici e, se si entra nel loro territorio, incidenti di questo tipo possono capitare.
Se mi tuffo dove ci sono gli squali sono consapevole che c’è il pericolo di essere attaccata. Perché per l’orso non dovrebbe essere lo stesso? L’uomo dovrebbe smettere di pensare di essere il padrone del mondo e rispettare gli spazi altrui oppure accettare di correre il rischio quando decide di avventurarsi in territori che non sono di sua competenza”.
“L’amministrazione della PAT è da sempre ostile verso questi animali, pur avendo ricevuto ingenti finanziamenti europei per i progetti di ripopolamento, e questo drammatico evento ha fatto toccare l’apice delle dichiarazioni di guerra verso i plantigradi”, commenta Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection. “Dichiarazioni di intenti che non possono in alcun modo essere tollerate e non resteremo a guardare mentre Fugatti annuncia una strage che ha soltanto il sapore della vendetta. È un dato di fatto che in questi anni la PAT non è stata capace di favorire la convivenza tra umani e selvatici e per questo chiederemo un intervento dell’Europa che ha promosso e finanziato il ripopolamento degli orsi in quest’area. Come sono stati spesi questi soldi? Sono state prese le misure necessarie per garantire la sicurezza degli animali e delle persone? La cittadinanza è stata formata adeguatamente sui pericoli e come evitarli? Ci sono tante cose su cui la PAT dovrà dare conto, in primis all’Europa e poi a tutti i cittadini, anche non appartenenti al mondo animalista, che stanno esprimendo indignazione per le dichiarazioni gravissime di Fugatti”.
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