La guerra di Putin

Ue, disco verde allo Status di Paesi candidati a Ucraina e Georgia. Restano alla porta Albania e Macedonia del nord

 

Il Consiglio Europeo ha approvato lo status di candidato all’Ue per Ucraina e Moldavia.
Un momento storico”. Lo annuncia su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. “La giornata di oggi – aggiunge – segna un passo cruciale nel vostro cammino verso l’Ue. Congratulazioni a Zelensky e Maia Sandu, al popolo ucraino e moldavo”. Il Consiglio ha inoltre “deciso di riconoscere la prospettiva europea della Georgia ed è pronta a concedere lo status di candidato una volta affrontate le priorità in sospeso. Congratulazioni al popolo georgiano. Un momento storico nelle relazioni UE-Georgia: il futuro della Georgia è nell’Ue”, conclude Michel. Esulta il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky che definisce “un momento unico e storico nei rapporti tra Ucraina e Unione europeo” la decisione arrivata oggi dai leader europei di concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Ue. Su Twitter Zelensky ha ringraziato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e i leader europei per il loro sostegno. “Il futuro dell’Ucraina è nell’Ue”, ha aggiunto. Zelensky si è poi collegato online con il Consiglio europeo in corso a Bruxelles, dopo che i leader dei Ventisette hanno approvato all’unanimità la raccomandazione della Commissione europea di riconoscere al suo paese lo status di candidato all’adesione all’Ue. Lo riferiscono fonti Ue da Bruxelles. Ma c’è anche chi, come il Lussemburgo avverte immediatamente i due Paesi candidati:”Sono contento che finalmente siamo stati in grado di mostrare all’Ucraina un sostegno morale molto forte perche’ lo status di Paese candidato non equivale ad essere un Paese membro, ma mostra che c’e’ un modo e uno sforzo” in quella direzione “anche se la candidatura non e’ un assegno in bianco”. Lo ha dichiarato il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel. “Non mischiamo le cose, non sono nemmeno sicuro che  avremo novità dalla Bulgaria”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sul braccio di ferro tra il governo di Sofia e le forze nella sua stessa maggioranza che non sostengono il via libera all’apertura dei negoziati di adesione Ue per la Macedonia del Nord. Ma il vertice fa restare a bocca asciutta due Paesi che credevano nell’effetto traino di Ucraina  e Gerogia. Il vertice Ue-Balcani Occidentali tenutosi a Bruxelles è terminato senza raggiungere un’intesa sull’avvio dei negoziati per la prospettiva europea di Macedonia del Nord e Albania. La ragione è il veto posto dalla Bulgaria, per controversie identitarie con la Macedonia del Nord; veto che blocca anche l’Albania, che fa parte dello stesso pacchetto. “Sono dispiaciuto e frustrato. Un’Unione europea incapace di liberare due Paesi ostaggi della Bulgaria non è una bella immagine”, ha dichiarato il primo ministro albanese Edi Rama. Il compromesso promosso dalla presidenza francese del Consiglio non ha convinto i leader balcanici: “Non possiamo accettare che una questione bilaterale diventi multilaterale. Spero che nel futuro ci capiremo meglio, e che il processo di allargamento sarà puramente meritocratico”, ha affermato il presidente della Macedonia del Nord, Dimitar Kovaceski.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 16.43

Related posts

Ucraina, le “carte vincenti” della futura offensiva di primavera, ma….    

Redazione Ore 12

Attacco russo con droni nella regione di Odessa. La Difesa ucraina: “Abbattuti 12 ordigni kamikaze”

Redazione Ore 12

In Ucraina oltre 1.100 civili morti. In fuga almeno 3,8 milioni di persone. Dopo Mariupol il sindaco di Chernihiv: “Città completamente distrutta”. In Italia oltre 70mila profughi

Redazione Ore 12