Alla vigilia dell’offensiva primaverile ucraina (e non c’è dubbio che sia in preparazione anche perché fortemente sollecitata da Washington), l’Occidente sta attivamente ancora fornendo armamenti, fra i più sofisticati, alle forze armate ucraine. Fino a poco tempo fa si riteneva si sarebbe puntato sugli aerei e soprattutto sui carri armati. “Abrams” e “Leopards”, avrebbero rappresentato il pugno di ferro a una decisiva svolta. Ma ora gli esperti ritengono che non ci saranno abbastanza carri armati e aerei per invertire la tendenza a favore del Kiva. Pertanto, l’accento sarà posto sull’artiglieria a lungo raggio. Nelle prime fasi della guerra le forze armate ucraine hanno parato il vantaggio dell’artiglieria russa, aggiungendo droni da ricognizione, per lo più commerciali, alla loro vecchia artiglieria ancora sovietica, e ai sistemi di razzi a lancio multiplo utilizzando la rete dei saltelli di Musk Starlink. Cioè, hanno trasformato le vecchie armi quasi in armi ad alta precisione colpendo con grande precisione a breve e media distanza perché non avevano armi a lungo raggio. Ora invece Kiev dispone di artiglieria semovente francese CAESAR, che colpisce una volta e mezza più in là dei sistemi russi simili. Inoltre l’Occidente ha iniziato a fornire alle forze armate ucraine missili guidati ad alta precisione di tipo Excalibur, un analogo del russo Krasnopol che dispone però di poche munizioni.Questo comporta che i russi vengano colpiti prima di attaccare costringendoli a concentrarsi rapidamente non solo nella prima linea ma anche nella seconda e forse nella terza. evitando i probabili contrattacchi. Con l’aiuto dell’intelligence della NATO, le forze armate ucraine “vedono” tutto e iniziano a colpire subito seconda linea e centinaia di combattenti possono cadere sotto un fuoco pesante. La presenza di un gran numero di artiglieria a lungo raggio e munizioni guidate di precisione nelle forze armate ucraine può portare la situazione con l’offensiva primaverile ucraina nel vicolo cieco di una guerra di posizione.I sistemi a lungo raggi ucraini possono essere contrastati con l’aiuto di missili da crociera e balistici russi, nonché droni d’attacco in grado di trovare e colpire obiettivi militari delle forze armate ucraine decine e centinaia di chilometri dalla linea del fronte. Inoltre, le capacità dei bombardieri russi non sono state ancora pienamente utilizzate. Ma questa scelta comporterà inevitabilmente l’impiego delle più sofisticate tecnologie antiaeree e probabilmente l’ingaggio di vettori da combattimento che già alcuni Paesi, in primis la Polonia, sono intenzionati a fornire. Si obietta che tali caccia richiedono una preparazione e una formazione dei piloti piuttosto lunga, ma molti di questi si stanno già aggiornando nei Paesi Occidentali e negli Stati Uniti pcon la prospettiva di un conflitto che duri oltre un anno, giusto fino alle elezioni presidenziali americane.
Gielle