La guerra di Putin

Vicecapo Azov: “Finché siamo qua Mariupol è di Kiev”. Stop ai corridoi umanitari, bloccata la fuga dei civili dalla città portuale

 

“Ho sempre detto che finché siamo qua Mariupol rimane sotto il controllo dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato alla Bbc il vicecomandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, che al momento si trova nell’acciaieria Azovstal insieme agli ultimi difensori della città portuale. Quanto dice il vicecomandate Palamar è assolutamente in contrasto su quanto viene detto a Mosca. L’annuncio che Mariupol è ormai sotto il controllo russo è stata data dal ministro della Difesa russo Shoigu, e lo stesso leader del Cremlino Putin ha accolto la notizia parlando di un “successo”. Viene ammesso, però che città resta ancora in piedi l’ultima linea di resistenza, con circa duemila i soldati ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal, tanto che Shoigu ha calcolato che serviranno ancora “tre-quattro giorni” per completare le operazioni militari. Putin però ha annullato l’assalto dell’area, per salvaguardare la vita delle truppe, ed ha ripetuto la promessa di risparmiare la vita agli assediati che si arrenderanno. Al momento dell’accerchiamento di Mariupol da parte delle truppe russe, in città sono stati contati 8.100 tra combattenti ucraini e mercenari stranieri, afferma il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu. Il sindaco della città, Vadim Boychenko, dice che: “I nostri cittadini hanno riferito che oggi a Mangush, vicino Mariupol, i soldati russi hanno scavato una fossa comune di 30 metri e portato dei corpi con i camion”. “Oltre 4mila degli dei circa 8mila soldati, tra reggimenti ucraini, battaglioni nazionalisti e mercenari stranieri presenti a Mariupol al momento dell’accerchiamento russo, sono stati eliminati durante la liberazione della città; 1.478 si sono arresi”, dice Mosca. C’è poi il disastro e le distruzioni fatte dai russi in queste città portuale. A Mariupol quasi tutto è stato distrutto, circa il 95-98% di tutti gli edifici, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista. “Bloccati i locali, i bambini, gli anziani e i militari. È come un’operazione terroristica da parte della Federazione Russa contro Mariupol e gli abitanti di questa città. Tutto è stato distrutto lì. Vi stiamo parlando di scuole, asili nido, comuni quartieri residenziali, fabbriche, lungomare, questa è una cittadina di mare”, ha detto. Sono intanto più di 142.000 i civili evacuati. Un’operazione di salvataggio che, come riferito dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, si è bloccata in queste ore “acausa del pericolo sui percorsi”, in queste ore in Ucraina “non ci saranno corridoi umanitari”. Lo annuncia sempre la vice prima ministra ucraina Vereshchuk su Telegram, che rivolge anche un appello a “tutti coloro che stanno aspettando l’evacuazione: abbiate pazienza, per favore aspettate!”. Intanto nel resto del Paese prosegue l’offensiva russa. Secondo quanto riferisce il ministero della Difesa britannico, “le forze russe stanno ora avanzando dalle aree di base nel Donbass verso Kramatorsk”, nell’est dell’Ucraina, “che continua ad essere oggetto di persistenti attacchi con i razzi”. Il governatore della regione orientale di Luhansk, Serhiy Gaidai, ha affermato invece che le forze russe controllano l’80% del territorio dell’Oblast.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.40

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