Economia e Lavoro

Export, grande flessione del 9.9%

“Nonostante la veloce ripresa avviata a maggio, dopo il crollo nei due mesi precedenti, nel complesso il 2020 si chiude con una contrazione dell’export del 9,9% (la più ampia dal 2009), spiegata per oltre 6 punti percentuali dal calo delle vendite di beni strumentali e beni di consumo non durevoli”. Lo comunica l’Istat nelle statistiche sul commercio estero dell’Italia con i Paesi extra Ue. Ecco il report integrale dell’Istat: “A dicembre 2020 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 , una diminuzione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le esportazioni (-4,6%) rispetto alle importazioni (-1,3%). Il decremento su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dell’energia (+16,4%), ed è dovuto per circa la metà al calo delle vendite di beni intermedi (-7,5%); contributi negativi, superiori al punto percentuale, derivano inoltre dalle minori vendite di beni di consumo non durevoli (-4,6%) e beni strumentali (-3,5%). Anche dal lato dell’import, tranne che per l’energia (+20,4%), si rilevano cali congiunturali diffusi, i più ampi per beni strumentali (-7,3%) e beni di consumo non durevoli (-6,9%).  Nel trimestre ottobre-dicembre 2020, rispetto al precedente, l’export cresce del 4,0%; la crescita, generalizzata, è più sostenuta per energia (+12,0%), beni di consumo durevoli (+7,9%) e beni strumentali (+5,2%). Nello stesso periodo, l’import registra un aumento congiunturale (+3,1%), determinato dai maggiori acquisti di beni di consumo durevoli (+12,2%), beni strumentali (+10,6%) e beni intermedi (+4,6%). A dicembre 2020, l’export cresce su base annua del 3,1% (era +2,0% a novembre), trainato dalle vendite di beni strumentali (+7,8%), beni di consumo durevoli (+6,9%) e beni intermedi (+4,3%). L’import segna un’attenuazione della flessione (-3,7%, dal -5,9% di novembre), cui contribuisce soprattutto l’aumento su base annua degli acquisti di beni di consumo durevoli (+20,9%) e beni intermedi (+17,0%) che contrasta parzialmente la caduta delle importazioni di energia (-34,4%). La stima del saldo commerciale a dicembre 2020 è pari a +7.907 (era +6.801 milioni a dicembre 2019). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +9.912 milioni per dicembre 2019 a +9.922 milioni per dicembre 2020). 

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