(Red) I talebani hanno conquistato Ghazni a soli 150 chilometri da Kabul. Si tratta del decimo capoluogo di provincia caduto nelle loro mani in una settimana. “Hanno preso il controllo di aree chiave della città: l’ufficio del governatore, il quartier generale della polizia e la prigione”, ha detto Nasir Ahmad Faqiri, capo del consiglio provinciale di Ghazni, aggiungendo che in alcuni parti della città sono ancora in corso combattimenti. Anche la Russia nelle ultime ore aveva descritto quanto sta accadendo in quel Paese. Secondo Mosca i talebani controllano i confini dell’Afghanistan con le repubbliche ex sovietiche, del Tagikistan e dell’Uzbekistan, ma non raggiungeranno le zone in cui sono presenti i nostri interessi strategici. A farlo sapere il ministro della difesa russo, Sergei Shoigu, commentando quanto sta accadendo nel Paese. Intanto il Dipartimento di Stato si prepara al peggio e, secondo quanto trapela, starebbe già aggiornando i suoi piani di evacuazione dell’ambasciata di Kabul dove presto potrebbe rimanere solamente il personale essenziale tra diplomatici e staff. Oltre agli uomini addetti alla difesa della sede diplomatica, gli unici militari americani destinati a restare sul suolo afghano dopo il completo ritiro di fine mese.
Cresce di ora in ora la polemica sui rifugiati afghani in Europa, con Bruxelles che teme una nuova ondata come nel 2015 e le varie capitali divise sul destino di migliaia di persone che fuggono dalla guerra e dalla vendetta dei talebani. Nelle ultime ore anche l’Olanda ha deciso di sospendere i rimpatri dei migranti introducendo una moratoria di sei mesi. Una retromarcia, visto che solo ieri i Paesi Bassi, con Germania, Austria, Danimarca, Belgio e Grecia avevano scritto una lettera alla Commissione europea, per chiedere di proseguire con i rimpatri.
Afghanistan, Talebani a 180 km da Kabul. Russia: “Controllano aree nei pressi repubbliche ex Urss”
