Economia e Lavoro

Alitalia, Assoutenti rifà i conti: 10 miliardi per i salvataggi, ma destinati a salire

Che il ministro Giorgetti con Alitalia, o meglio con la nuova ITA, segni davvero la discontinuità col passato. L’Associazione consumeristica Assoutenti snocciola cifre, muove critiche e avanza proposte a seguito delle dichiarazioni dalla parola d’ordine appunto “discontinuità, orientamento al mercato e sostenibilità economica” che il ministro dello Sviluppo economico ha pronunciato in audizione alla Commissione Trasporti della Camera.

Giancarlo Giorgetti, alla luce dei colloqui con la Commissaria europea Margrethe Vestager per concedere il via libera alla NewCo, ribadisce quella “discontinuità” con l’attuale Alitalia in amministrazione straordinaria e destinata di conseguenza a chiudere i battenti chiesta ripetutamente dalla Ue e assolutamente indispensabile al decollo della “Italia Trasporto Aereo” capitanata dall’Ad Fabio Lazzerini e dal Presidente Francesco Caio.

I numeri che ricorda Assoutenti sono da capogiro. Di fatto, ciascuna famiglia italiana ha versato sinora 384 euro per tenere in vita quella un tempo compagnia di bandiera col compito di portare con orgoglio per il mondo nome e valori del nostro Paese, poi sprofondata sempre più velocemente in abissi sempre più bui. In sostanza, 10 miliardi di euro della collettività sinora spesi inutilmente. E quel che è addirittura peggio, con perdite addebitate ai cittadini e utili, quando e seppur ci siano stati, finiti inesorabilmente ai privati. Assoutenti chiede categorica l’inserimento di un rappresentante dei consumatori nel board di esperti per evitare ulteriori inaccettabili sprechi di soldi pubblici.

“Negli ultimi 50 anni lo Stato ha più volte aperto il portafogli per iniettare liquidità nelle casse di Alitalia ed evitare il fallimento della compagnia aerea – spiega dettagliatamente il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – e prima dell’ingresso di Ethiad in Alitalia, lo Stato Italiano ha speso 7,4 miliardi di euro tra aumenti di capitale, prestiti e altri contributi pubblici. Successivamente al 2014 e a causa dell’aggravarsi della situazione finanziaria dell’azienda, i Governi che si sono succeduti hanno regalato altri soldi ad Alitalia, tra ricapitalizzazioni, prestiti-ponte fino ad arrivare ad altri 3 miliardi. A questi 10 miliardi si aggiungono ora gli ulteriori 3 miliardi di euro del Decreto Rilancio e gli indennizzi per la crisi Covid”.

Il conto totale dei salvataggi di Alitalia sale così a 13 miliardi di euro di soldi pubblici, con una ulteriore spesa pari a 115 euro a famiglia nelle casse della compagnia aerea, più 65 euro a cittadino, analizza Assoutenti.

“Il rischio concreto è che la Newco di Alitalia, se non adeguatamente monitorata, assorba altre risorse pubbliche, con i cittadini chiamati ancora una volta a pagare di tasca propria la mala-gestione della compagnia aerea – afferma Truzzi – e per questo chiediamo al Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, di essere garante e protagonista di una vera svolta rispetto alla sciagurata politica degli aiuti di stato a perdere fatta fino ad oggi”.

“Chiediamo inoltre al ministro – sottolinea con forza il presidente Assoutenti – di creare un board di 5 esperti che vigilino su Alitalia, inserendo tra questi un rappresentante dei consumatori per porre fine in modo definitivo all’antica politica della socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili, e per fornire garanzie agli utenti circa il corretto uso delle risorse destinate ad Alitalia”.

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