Politica

Amministrative, chiara affermazione del Centrosinistra

Al primo turno vittorie a Milano, Napoli e Bologna. Ballottaggio a Roma, Torino e Trieste. Il Centrodestra si conferma in Calabria

Il centrosinistra vince nelle città al voto per le amministrative. A Milano, Napoli e Bologna vincono al primo turno Sala (57,71%), Manfredi (63,16%) e Lepore (62,00%). Vanno al ballottaggio Roma, che congeda la sindaca Raggi, tra Michetti (30,44%) e Gualtieri (27,03%); Torino per il dopo-Appendino tra Lo Russo (43,67%) e Damilano (38,92%); Trieste tra Dipiazza (47,28%) e Russo (31,45%). Al centrodestra la Regione Calabria, con Occhiuto al 54,41% che batte la candidata del centrosinistra Amalia Cecilia Bruni (27,84%) e il sindaco di Napoli De Magistris (16,04%).

Salvini ammette la sconfitta: “Quando si perde, si perde”

Il primo a commentare la sconfitta del centrodestra alle elezioni 2021, almeno nelle grandi città, è Matteo Salvini. “Sono abituato a metterci la faccia”, dice il leader della Lega, sovrastato da un cartellone che recita ‘chi sbaglia paga’, relativo però ai referendum sulla giustizia, affisso a via Bellerio. Primo dato che Salvini indica per analizzare il voto è “l’affluenza bassissima, visto che la maggioranza delle persone non ha ritenuto utile andare a votare e questo comporta una autocritica”. Poi ammette che “abbiamo presentato, ad esempio a Milano e Bologna, la proposta di cambiamento troppo tardi, senza farci conoscere”, dice ancora provando a difendere i candidati civici (“da me non arriverà mai una parola negativa per Bernardo, né per Michetti”). Salvini si rivolge a “Silvio e Giorgia”: “La lezione di questa tornata è che il centrodestra unito vince, ma deve essere unito davvero”, quindi ora, entro novembre, scegliamo assieme i prossimi candidati sindaci che verranno eletti l’anno prossimo”. A Milano e Bologna abbiamo perso, se venissi a rivendicare i 50 sindaci della Lega in più facendo finta di niente farei una sciocchezza”, dice poi a Porta a porta: “Nelle grandi città abbiamo perso sonoramente”. “Grazie a tutti i candidati, sono abituato a metterci la faccia, non dico che è colpa degli alleati, dei candidati o della gente che non è andata a votare. Se metà degli italiani sono rimasti a casa è colpa nostra e colpa mia”, sottolinea. Per questo, “subito dopo i ballottaggi, invito gli amici del centrodestra a scegliere i candidati per le amministrative del prossimo anno. Le sconfitte se prese con intelligenza servono”. D’altra parte, dice, il “centrodestra è maggioranza nel Paese ma ora dobbiamo essere più compatti”.

Meloni sfida Letta: “Draghi al Quirinale e subito alle elezioni”

Poi la Meloni, che rilancia: “Ho sentito i toni trionfalistici di Letta. Il segretario del Pd dice che la destra è battibile. Bene, ora il lancio la sfida a Letta: Fdi è pronta a votare Draghi al Quirinale purché si vada subito alle elezioni”. Così Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa sul voto amministrativo in via della Scrofa, sede di Fdi. ”Parlano di presunta grande vittoria del centrosinistra, ma io non la ravviso, non la vedo…”, dice, aggiungendo: “Parlano di grande vittoria, ma io invito il centrosinistra a rinviare i festeggiamenti a dopo i ballottaggi”. Per Meloni, “la prima notizia è che il Movimento cinque stelle è scomparso. E’ una buona notizia, si torna al sistema bipolare”. Il dato dell’astensionismo dimostra che ”non è in crisi la politica, non sono in crisi i partiti, ma è in crisi la democrazia”, sottolinea.

Conte: “Fatemi analizzare i dati ma non abbiamo alcuna affinità con la destra”

“Fatemi prima analizzare i dati…”. dice Conte, al suo arrivo alla Camera. Quindi una prima analisi dei risultati provvisori, con una premessa: “Avevo detto che ci avrei messo la faccia e sono qui. Questo è il momento della semina per M5s, siamo all’inizio di un nuovo corso”. Sui ballottaggi si tiene le ‘mani libere’ ma sbarra la strada alla destra: “È chiaro che i cittadini non possono essere considerati un pacco postale. Non c’è dubbio che la nostra forza politica non può avere alcuna affinità con le forze di destra”. Dunque “valuteremo se ci sono le condizioni per continuare un dialogo, ma – ribadisce il presidente M5s, sempre quanto ai ballottaggi delle amministrative – non vorrei essere irriguardoso con i cittadini”, sottolinea.

Letta: “E’ una grande vittoria del Centrosinistra. La destra si può battere”

“È una grande vittoria del centrosinistra e del Pd che rafforza l’Italia perchè rafforza il governo Draghi. La volontà dell’Italia di uscire dalla pandemia e cominciare a lavorare. Siamo tornati in sintonia con il Paese. Questo è il senso più importante del voto. E lo siamo tornati ovunque”. Così il segretario del Pd Enrico Letta commenta i risultati parziali delle amministrative da Siena dove ha vinto anche la sfida per le suppletive conquistando un seggio alla Camera.
“Abbiamo dimostrato che la destra è battibile, sono fiero di aver vinto sul campo. Non abbiamo vinto su Twitter o nei salotti, ma sul campo. Si vince se si allarga la coalizione, anche oltre il Pd”. E aggiunge: “Questo centrodestra non c’è più. Perchè senza Berlusconi non c’è più il federatore. Adesso la partita riguarda le elezioni del 2023”. Per il leader dem la chiave della vittoria è stata l’unità: “Abbiamo vinto perché abbiamo privilegiato l’unità, prima di tutto interna al partito, in secondo luogo unità nel centrosinistra, infine unità del Paese dopo un momento difficile”. E prosegue: “Io potrei anche dire: andiamo al voto prima possibile” visti i risultati di oggi “ma penso più all’interesse complessivo del Paese”, per “vivere questo momento eccezionale con Draghi e usare bene i soldi del Pnrr, farlo con tutta la forza e non infilarsi in una fine anticipata della legislatura”.
aggiornamento elezioni amministrative ddl 5 ottobre 2021 ore 15.10

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