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  Gaza, senza intesa inevitabile l’offensiva israeliana a Rafah

 

Senza un accordo per un cessate il fuoco con Hamas l’offensiva militare su Rafah scatterà “nei prossimi giorni”: lo ha riferito un’emittente radio dell’esercito di Israele.
La comunicazione è giunta anche attraverso un post sui social network. Secondo l’emittente, Glz Radio, “responsabili della sicurezza” hanno riferito che “l’ordine di lanciare l’operazione su Rafah” sarà dato a giorni se non ci saranno progressi “nelle trattative per un’intesa”.  Rafah si trova nel sud della Striscia di Gaza. Nell’area hanno cercato un rifugio oltre un milione di persone, impossibilitate ad abbandonare la regione sotto i bombardamenti di Israele dal 7 ottobre.  Secondo il sito di notizie Ynet, il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha approvato lunedì i piani finali per l’operazione militare a Rafah, nel sud di Gaza, e nei campi profughi del centro della Striscia: nelle prossime 48-72 ore si arriverà a un accordo sugli ostaggi o all’inizio dell’invasione. Ynet, che non cita fonti, riferisce che i carri armati sono schierati al confine di Gaza pronti a ricevere il via libera per l’operazione militare, considerata da Israele l’ultima spinta necessaria per sradicare le forze combattenti di Hamas dalla Striscia, un’azione graduale che può essere interrotta o ritardata in caso di progressi nei colloqui per la liberazione degli ostaggi. Va detto poi che i preparativi militari per l’invasione di Rafah sono stati già approvati sulla carta.  L’azione militare a Rafah e nei campi profughi nel centro della Striscia di Gaza sono stati approvati dal capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi. Secondo il sito di notizie Ynet, che non cita alcuna fonte, i carri armati israeliani sono schierati al confine di Gaza e pronti a ricevere il via libera per iniziare la controversa offensiva, considerata da Israele l’ultima spinta necessaria per sradicare le forze combattenti di Hamas. I piani tattici per entrare nel vivo dei combattimenti sono stati completati negli ultimi giorni, riferisce Ynet, e includono un’invasione graduale che può essere fermata o ritardata in caso di progressi nei colloqui sugli ostaggi. Le prossime 48-72 ore, afferma Ynet, saranno decisive.

aggiornamento la crisi mediorientale ore 14.53

Nella foto la tendopoli di Rafah allestita dall’esercito israeliano

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