Esteri

Argentina, risultato scioccante: il radicale di destra Javier Milei vince la presidenza

 

di Giuliano Longo

 

Javier Milei candidato, il neoliberista outsider salito alla ribalta promettendo di ribaltare l’ordine economico e sociale nella seconda economia più grande del Sud America, sarà dal 10 dicembre il nuovo presidente dell’Argentina. .

 

Milei ha ottenuto una vittoria sorprendente al ballottaggio nella delle elezioni presidenziali argentine di domenica, sbalordendo le forze dell’establishment e tutte le forze politiche  che pure sono ancora maggioranza in Parlamento.

Il risultato è stato ufficializzato poco dopo le 20:00 ora locale quando il candidato

 

Il suo competitor Sergio Massaha ammesso la sconfitta, dopo aver preso atto dei primi risultati che davano la vittoria per Milei con il 56% dei suffragi.

 

“Voglio dirvi che ovviamente i risultati non sono quelli che ci aspettavamo”, ha detto Massa in un discorso presso la sede della sua campagna elettorale a Buenos Aires. “Ho contattato Milei per congratularmi con lui perché è il presidente che la maggioranza ha eletto per rappresentarla”.

 

Prima della sua vittoria, Milei aveva suscitato sino all’ultimo  polemiche denunciando la possibilità di frode nelle elezioni al primo turno con una denuncia a un giudice elettorale federale.

 

“Hanno cambiato il contenuto delle urne elettorali e la documentazione per altri che hanno modificato a favore del partito al governo e di Sergio Massa, cosa che ha alterato considerevolmente il risultato elettorale”, si legge nella denuncia, riferendosi al primo turno del processo elettorale argentino del mese scorso. che ha visto Milei perdere sorprendentemente contro Massa.

 

Le accuse di frode avevano suscitato una risposta energica da parte del ministro della Sicurezza argentino Aníbal Fernándezche dichiarato di voler denunciare  Milei e il suo partito Liberty Advances.

 

“La giornata di oggi conferma una cosa a fronte di tante discussioni: l’Argentina ha un sistema democratico forte, solido, trasparente e rispettoso dei risultati”, ha detto domenica sera Massa “convinto che la cosa più importante… è che la coesistenza, il dialogo e la pace siano la strada migliore che possiamo intraprendere”.

 

“Confido che domani potremo iniziare a lavorare con Javier Milei per garantire una transizione ordinata”,ha affermato l’attuale presidente argentino Alberto Fernández in un post sulla piattaforma X.

 

La vittoria dell’ultraliberista di destra  ha guadagnato terreno in una situazione estremamente criticare il Paese con una  inflazione annuale superiore al 100% e la crescente povertà che ormai grava su tre milioni di argentini.

 

Dopo che l’attuale presidente Fernández ha rifiutato di candidarsi alla rielezione, molti osservatori presumevano che il suo ministro dell’Economia, Sergio Massa, avrebbe dovuto affrontare una dura battaglia per sostituirlo.

 

Ma Massa ha sfidato i sondaggi durante il primo turno delle elezioni presidenziali argentine il mese scorso sconfiggendo Milei di quasi sette punti. Il risultato ha portato molti a credere che il sostegno a Massa da parte dei sindacati e delle strutture politiche peroniste avrebbe potuto portarlo alla vittoria anche se il suo partito al governo era stato accusato di cattiva gestione economica.

 

Ma Milei ha ottenuto ottimi risultati domenica dopo aver ricevuto l’appoggio della principale alleanza politica di centrodestra del paese, che si è classificata terza alle primarie di agosto.

 

Milei e Massa avanzano visioni economiche nettamente contrastanti. L’Argentina ha recentemente aderito al blocco economico BRICS sotto l’attuale presidente Fernández. Massa si è impegnato a risolvere la crisi economica del paese attraverso la cooperazione con altri paesi BRICS, proponendo di prendere in prestito denaro dalla BRICS New Development Bank.

 

Milei, nel frattempo, ha suggerito di rompere le relazioni con Brasile e Cina, tra gli altri paesi, promettendo relazioni più strette con Israele e Stati Uniti. Vuole anche “dollarizzare” l’economia argentina, adottando il dollaro USA come valuta ufficiale del paese rispetto al peso argentino.

 

Il 53enne neopresidente si descrive come un “anarco-capitalista”e un “libertario”, anche se altri hanno contestato quest’ultima etichetta, sottolineando le sue opinioni sociali ultra-conservatrici. Fra le più significative  il divieto di matrimoni gay e di porre fine all’accesso legale all’aborto in Argentina, che recentemente è diventato solo il terzo paese sudamericano a legalizzare la procedura nel 2021.

 

Milei ha anche proposto di abolire la banca centrale argentina, oltre a numerosi altri uffici del governo.All’inizio di quest’anno, un video è diventato virale sulla piattaforma TikTok, in cui strappa adesivi che rappresentano vari ministeri del governo argentino da un tabellone di presentazione, gridando “afuera!” o “fuori!”

 

La vittoria di domenica provocherà onde d’urto politiche in tutta l’America Latina, attualmente dominata da presidenti di centrosinistra in paesi come Brasile, Cile e Messico.

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